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venerdì 3 marzo 2017

POLICORO. DOPO OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA. ANNULLATO IL SEQUESTRO DI OLTRE 106MILA PRODOTTI D'IMBALLAGGIO PER FRAGOLE



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.3.17

POLICORO – Il Tribunale del riesame di Matera ha annullato il sequestro di oltre 106.000 prodotti d’imballaggio per fragole più 1.261 fascette asportate da contenitori di “oro rosso” dell'arco jonico lucano operato nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza del centro jonico in un'azienda di commercializzazione di ortofrutticoli di Metaponto. Per l'accusa i prodotti sequestrati recavano il marchio contraffatto “Candonga di Basilicata”. L'azienda coinvolta, però, ha presentato ricorso tramite l'avvocato Filippo Vinci ottenendo l'annullamento del sequestro e la restituzione dei manufatti. Una decisione conforme a quella dell'aprile scorso, assunta dallo stesso collegio, composto dai giudici Giuseppe Debenedictis, Danilo Staffieri e Valerio Giovanni Antonio Sasso, con cui furono dissequestrati 81.200 prodotti d’imballaggio ad una azienda di commercializzazione di ortofrutta di Tursi. Prodotti sequestrati anche allora dalla Guardia di finanza di Policoro. Ed anche nel caso della ditta tursitana la difesa fu sostenuta dall'avvocato Vinci. Insomma sulla vicenda dell'utilizzo della denominazione “Candonga di Basilicata” magistratura inquirente e magistratura giudicante hanno due posizioni divergenti: per la prima il marchio che distingue la pregiata varietà di fragole prodotte nel Metapontino è di uso esclusivo di chi l'ha depositato; per la seconda, al contrario, “Candonga di Basilicata” non è un marchio ma una varietà vegetale non soggetta, perciò, a monopolio. Interpellato in merito l'avvocato Vinci non ha voluto rilasciare dichiarazioni: “Lasciamo parlare il tribunale”.

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