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mercoledì 20 settembre 2017

ROTONDELLA. INQUINAMENTO DA AGENTI CHIMICI NEL SITO ENEA-SOGIN, TRISAIA SENZ'ACQUA. ORDINANZA DEL SINDACO AGRESTI

L'ASSESSORE REGIONALE PIETRANTUONO: “BISOGNA ACCELERARE”. L'ENEA SI ACCOLLA LE SPESE DI BONIFICA MA SI RIFARÀ SUI RESPONSABILI
UN MOMENTO DELLìINOCNTRO ALLA REGIONE

L'AREA INTERESSATA AL PIANO DI CARATTERIZZAZIONE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.9.17
 
ROTONDELLA – Il sindaco Vito Agresti ha emanato un'ordinanza di divieto di utilizzo e pompaggio delle acque sotterranee nell'area comprendente il Centro Enea-Sogin, quelle circostanti e quelle attraversate dal fiume Sinni fino allo sbocco al mar Jonio. E' il primo effetto dell'inquinamento da sostanze chimiche del sito dove insistono, alla Trisaia, il centro di ricerche Enea e l'impianto atomico dismesso Itrec, gestito dalla Sogin spa. Inquinamento che si pensava circoscritto al perimetro Enea-Sogin. L'Arpab, invece, il primo settembre scorso, ha reso noto “i superamenti delle Concentrazioni soglia di contaminazione del triclorometano in piezometri esterni mentre il cromo esavalente (pericoloso per la salute umana, ndr) è presente in concentrazione più che doppia rispetto al limite normativo nel piezometro più a valle”. Con il rischio della sua “migrazione” all'esterno. Da qui l'ordinanza di Agresti diffusa nel corso dei due incontri che si sono tenuti ieri, il primo a Potenza, alla Regione, il secondo nel Comune jonico, sulla questione. Incontri da cui è venuto anche fuori che l'Enea procederà con la massima urgenza alle operazioni di messa in sicurezza a tutela della popolazione e dei lavoratori e per evitare che l’inquinamento possa propagarsi. Procederà, però, oltre agli interventi per bonificare le falde, anche a recuperare i costi da coloro che saranno individuati come responsabili dei danni. Notizie che hanno dato il “senso” della gravità della situazione. Così, dell'urgenza di far presto hanno parlato sia l'assessore regionale all'ambiente, Francesco Pietrantuono, sia lo stesso primo cittadino. Entrambi hanno chiesto all'esercente (la Sogin) di procedere con celerità nell'individuazione delle cause e dell'estensione dell'inquinamento per poter redarre il progetto per la bonifica e procedere alla bonifica vera e propria. Così, nel capoluogo di regione, Pietrantuono, presenti, oltre al sindaco di Rotondella anche tecnici della Provincia di Matera, dell'Asm, dell'Arpab (l'ingegner Gaetano Santarsia), e dirigenti di Enea (Giuseppe Spagna, direttore) e di Sogin (Ivo Velletrani, direttore del settore Rapporti con le istituzioni, ed Edoardo Petagna, direttore dell'Itrec), ha dichiarato: “Le cause di inquinamento potrebbero essere legate a vicende del passato e molto probabilmente ad attività dismesse. Ho chiesto al sindaco di convocare velocemente una Conferenza di servizi per condividere le modalità per l'aggiornamento del Piano di caratterizzazione e le attività suppletive di messa in sicurezza”. Ed Agresti ha risposto convocando per il 3 ottobre prossimo la Conferenza di servizio che dovrebbe dare “l'accelerata” al Piano di caratterizzazione con il suo adeguamento con le prescrizioni (costruzione di barriere impermeabili di contenimento esterno all'inquinamento da cromo esavalente ed allargamento dell'area delle analisi) dettate dall'Arpab.



ROTONDELLA. E' NATO IL TAVOLO DELLA TRASPARENZA INTERCOMUNALE SULLE ATTIVITà DI DISMISSIONE ALL'ITREC DELLA TRISAIA

ROTONDELLA - “Si, oggi abbiamo tenuto a battesimo il “Tavolo della trasparenza intercomunale” sulle attività di messa in sicurezza delle scorie nucleari presenti nel sito Itrec della Trisaia”. Lo ha detto il sindaco Vito Agresti al termine della riunione convocata nel pomeriggio di ieri sull'inquinamento da sostanze chimiche nell'area dove sono attivi il centro di ricerche Enea e, appunto, l'Itrec. Del “Tavolo” faranno parte i Comuni che “godono” delle compensazioni ambientali per avere nelle loro vicinanze il “bubbone nucleare” lucano, Nova Siri, Policoro e Tursi. Alle riunioni, come già avviene per il “Tavolo della trasparenza” istituito in regione parteciperanno anche le associazioni ambientaliste oltre che gli stessi Enea e Sogin. La richiesta di istituire una sorta di “cabina di regia” locale sulle attività di decommissioning era stata effettuata dall'associazione Noscorie Trisaia.

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