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lunedì 18 febbraio 2019

SCANZANO JONICO. TUTTI AL LAVORO ALLA DE PASCALIS, VITTIMA DEL RACKET. PARLA ROSSANA, DIRIGENTE DELL'AZIENDA DI FAMIGLIA E CONSIGLIERA COMUNALE (PD): “ANDIAMO AVANTI, NON CI FERMIAMO. LO STATO CI DIA I COLPEVOLI. NON ABBIAMO RICEVUTO MINACCE ESTORSIVE ALTRIMENTI AVREMMO DENUNCIATO I RESPONSABILI”

I RESTI DELL'ATTACCO INCENDIARIO DI MERCOLEDI' SCORSO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.2.19

SCANZANO JONICO“Andiamo avanti, non ci fermiamo, pur con qualche paura in più. Il magazzino ora è fermo ma nelle campagne si raccolgono le nostre primizie. Lo Stato ci dia i nomi ed i cognomi degli autori dell'attentato incendiario da noi subito nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Non abbiamo ricevuto minacce estorsive od avvertimenti malavitosi altrimenti avremmo denunciato i responsabili”. Lo ha detto ieri mattina Rossana De Pascalis, dirigente nell'azienda di produzione, raccolta, confezionamento e commercializzazione di ortofrutticoli fondata dal padre Aldo, oltre che consigliera comunale del Pd. La nostra interlocutrice ci ha accolti nel magazzino di via Agri 1 dove, attorno alle 0.30 del 13 febbraio scorso, un incendio doloso ha distrutto oltre 2000 bins, i cassoni di plastica usati per la raccolta di frutta ed ortaggi, e danneggiato alcune celle frigo. Un danno da 300mila euro circa. “Per noi – ha continuato l'imprenditrice – è stato un fulmine a ciel sereno. Non ce lo aspettavamo. Da circa un mese abitiamo negli ex uffici ristrutturati proprio per stare vicino all'attività realizzata con i nostri sacrifici. Siamo in dieci della famiglia a lavorare qui, tutti i giorni, senza festività”. Ed ecco i resti dei cassoni bruciati: “Spero che la nostra possa essere l'ultima delle aziende colpite da questi bruttissimi episodi che ti feriscono, impotente davanti alle fiamme. Non puoi fare niente mentre quel che hai costruito viene distrutto in pochi secondi. Gli inneschi, probabilmente, erano più di uno considerato come si è sviluppato il rogo”. Indagano i carabinieri. Volete conoscere chi vi ha fatto questo? “Sì – è stata la risposta -. Può trattarsi di qualcuno vicino o lontano. Noi non riusciamo a dare un nome ai responsabili. E c'è la rabbia contro ignoti che agiscono di notte. Non lo nascondo: l'arrivo del buio è pesante da sopportare. Intanto, abbiamo ripristinato il sistema di videocamere. Anche se ci rendiamo conto che chi vuole colpire può farlo facilmente su questo nostro vasto territorio. Io, da consigliera comunale, credo che la cosa più giusta da fare a Scanzano Jonico sia un sistema di videosorveglianza pubblico efficiente”. Sospetti su qualcuno? Richieste di tipo estorsivo o minacce? De Pascalis: “No, assolutamente nulla. Nel caso avessimo avuto sospetti o richieste di tipo malavitoso avremmo denunciato tutto alle forze dell'ordine”.  
 
L'INAUGURAZIONE DEL 22 MARZO 2015 DEL MAGAZZINO DI VIA AGRI 1

LA FAVOLA DELL'AZIENDA FONDATA DA ALDO. STORIA DI UNA FAMIGLIA CHE INIZIO' DA 5 ETTARI PER ARRIVARE A 100 E AD ACQUISIRE IL PRIMO MAGAZZINO PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELL'ORTOFRUTTA COSTRUITO A SCANZANO JONICO


SCANZANO jONICO - “Stabilimento dell'ortofrutta in mani lucane. La “favola” di una famiglia che aveva 5 ettari e ora ne coltiva 100”. Così la Gazzetta titolò l'articolo del 23 marzo 2015 sull'inaugurazione dell'azienda agricola De Pascalis in via Agri 1. Lo stesso che ha subito, nella notte del 13 febbraio scorso, un attacco incendiario doloso ad opera di ignoti. “Quella che raccontiamo - scrivemmo – è la favola dell'impresa De Pascalis capace di passare in 25 anni dal podere di 5 ettari dell'ente riforma ai 100 di oggi e di acquisire uno dei primi magazzini di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli di questo comune, 5000 metri quadrati coperti, costruito negli anni '90 da una ditta emiliano romagnola. Un segno dei tempi”.

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