LE SERRE DELL'AZIENDA DI FILIPPO CORVAGLIA DANNEGGIATE |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.2.19
SCANZANO JONICO - Adesso
è allarme vero. La mafia dei fragoleti ha colpito ancora. Nella
notte scorsa numerosi tunnel in plastica dell'impianto di Filippo
Corvaglia, 52 anni, del posto, con un proprio marchio di
commercializzazione dei suoi prodotti agricoli, sono stati squarciati
da ignoti. L'ennesimo atto criminoso fa seguito a quello, analogo, di
5 giorni fa, contro un altro fragoleto, ed a quello incendiario del
13 febbraio scorso quando furono distrutti 2000 bins del magazzino
dell'azienda De Pascalis. In neanche due settimane tre episodi in
perfetto stile racket. Chi sta mettendo a repentaglio la sicurezza ed
il vivere civile di uno dei territorio più importanti, da un punto
di vista produttivo, della Basilicata e del Mezzogiorno? Alla domanda
toccherà rispondere ai carabinieri della Compagnia di Policoro.
Ieri, quando siamo stati nelle coltivazioni delle pregiate fragole,
l'oro rosso del Metapontino, le maestranze della “Corvaglia”
erano già al lavoro. “I tunnel – ha detto il titolare – vanno
ripristinati subito. Altrimenti il freddo della notte potrebbe
danneggiare irrimediabilmente il frutto pendente già pronto per la
raccolta”. Il nostro interlocutore, dopo essere stato chiamato di
prima mattina dai suoi dipendenti e dopo essersi reso conto
dell'accaduto, ha sporto denuncia agli uomini dell'Arma. Che sono
prontamente arrivati e condotto i primi accertamenti. “Produco
fragole da bambino. Le cassette con il mio marchio arrivano in tutta
Italia ed anche all'estero. Questo è un impianto di 4 ettari. In
totale, però, arrivo a 17. Non mi aspettavo questo attacco. Anche
se viviamo con la paura, visto quel che sta accadendo da noi.
Domenica sera avevo fatto un giro. Ma non è che possiamo vigilare
tutta la notte. A tagliare i tunnel non ci vuole niente. Basta avere
un coltellino. Il danno è pari a circa 7mila euro. Ma non è quello
economico che mi fa rabbia. Mi fa rabbia non conoscere chi ti
colpisce di notte”. L'imprenditore agricolo, a questo punto, ha
ricordato che sei mesi fa subì un altro attacco notturno. Ignoti
tagliarono alcune piante di melanzane ed alcuni tubi di irrigazione.
Allora la denuncia fu raccolta dalla Polizia di Stato. Richieste
estorsive? Minacce? Offerta di “protezione”? Corvaglia: “E
questo è il bello. Nessuno mi ha chiesto nulla di tutto ciò. Non ho
nessun sospetto. Non mi spiego questo sfregio. Se qualcuno ha da
dirmi qualcosa, me lo dicesse in faccia. Male non ne facciamo.
Lavoriamo, diamo occupazione, mandiamo il nome di Scanzano Jonico nel
mondo. Io sono nato da zero con la mia attività. Perchè mi hanno
fatto questo?”
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