Quarto giorno dello
sciopero ad oltranza dichiarato da giornalisti e poligrafici della
Gazzetta del mezzogiorno, senza stipendio da novembre. E cresce il
vuoto informativo. Stamane il mio amico Raimondo mi ha chiesto:
“Filippo, è sciopero anche oggi? Come faremo, la Gazzetta è la
nostra storia”. Ed alla pausa caffè, al bar Tunnel di Policoro, il
proprietario, che ogni giorno offriva agli avventori caffè e
Gazzetta, mi ha chiesto: “Come dobbiamo fare senza il nostro
quotidiano?” Senza contare che non vedo Gregorio, il mio edicolante
di fiducia, da quattro giorni per il saluto mattutino e le notizie
della notte. Quando finirà lo scioper? Non si sa. Io, però, faccio
ogni pomeriggio la mia rassegna stampa e sto sempre allerta a caccia
di notizie. Ho saltato, intanto, un approfondimento sul preannunciato
(da Pietro Simonetti, task force regionale dell'immigrazione) arrivo
dei migranti alla Città della pace di Scanzano Jonico; tutti i vari
martedì grassi; le news di politica della campagna regionale; un
compleanno di cento anni in cui i familiari ci tenevano alla nostra
presenza; l'arrivo degli amici clown dell'Oasi del sorriso
nell'ospedale Giovanni Paolo II; ed altro ancora. Si, senza la
Gazzetta siamo tutti un po' più poveri.
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