LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 21.3.19
POLICORO – Colpito da un ramo alla tempia, un uomo di 34
anni, Giovanni Stigliano, residente nel centro ionico, ha perso la
vita in un infortunio sul lavoro verificatosi alle 10.30 di ieri.
L'uomo lavorava al taglio di alberi per conto di una ditta
specializzata appaltatrice della società cooperativa agricola Arpor,
nei pressi del depuratore dello stabilimento Orogel, in via Zara. A
dare l'allarme alcuni colleghi. Sul luogo dell'incidente si sono
subito recate due autoambulanze del 118, una squadra dei vigili del
fuoco, i carabinieri. I sanitari intervenuti, però, si sono subito
resi conto della gravità delle condizioni del ferito. A nulla sono
serviti i loro tentativi di rianimazione. Per Stigliano non c'è
stato nulla da fare. Sul sito dell'ennesimo incidente mortale sul
lavoro di Basilicata, ovviamente, si è messa in moto, dopo la
constatazione del decesso, la serie di accertamenti per chiarire la
dinamica del triste evento. L'area interessata è stata posta sotto
sequestro. Cosa sia realmente avvenuto lo diranno le indagini
tecniche degli uomini del Nucleo ispettivo del lavoro e della Unità
operativa specializzata della Asm. In viale Zara, inoltre, si è
assistito anche al triste arrivo dei familiari dello scomparso che
con il loro pianto disperato hanno rotto il silenzio attonito di
tutti i presenti. Paolo Capone, intanto, segretario generale
dell'Ugl, ha dichiarato: “Serve più cultura della sicurezza nei
luoghi di lavoro e più formazione dei dipendenti. Sabato 30 marzo
saremo in Piazza Santa Croce a Firenze per protestare. Basta morire
di lavoro”. E Vincenzo Cavallo, della Fai Cisl di Basilicata, è
tornato a a chiedere “un maggiore impegno di istituzioni e imprese
sul fronte della della prevenzione”. “Mettere la sicurezza sul
lavoro al primo posto rispetto al profitto” è, invece, la
sollecitazione che è giunta da Angelo Summa, segretario regionale
della Cgil.
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