L'INCONTRO DELLA COLDIRETTI SULLE AGROMAFIE DEL 16.2.18 CON I PROCURATORI MOTTA E CASELLI A PANTANELLO |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 10.3.19
POLICORO – Non si sono
fatte attendere le precisazioni di Coltivatori Diretti e
Confagricoltura di Basilicata alle accuse loro rivolte di aver
disertato incontri sulla lotta alla criminalità organizzata nelle
campagne del Metapontino. Così, la prima organizzazione
professionale: “Il nostro sindacato è stato sempre presente a
tutti i vertici convocati nelle due prefetture lucane, da ultimo
quello dello scorso 6 marzo a Matera nell’ambito del Comitato per
l'ordine e la sicurezza pubblica (unica rappresentanza agricola
presente). Se e quando siamo mancati è solo perché formalmente non
siamo stati invitati”. E' la replica della presidenza regionale a
chi ha stigmatizzato la mancata presenza di suoi esponenti
all'incontro con l'Arma dei carabinieri svoltosi sul tema della
sicurezza nelle campagne dell'arco jonico il 28 febbraio scorso
nell'azienda sperimentale della Regione Pantanello di Metaponto. Ed
ancora: “Nel corso degli anni Coldiretti Basilicata ha sempre
dimostrato di operare per la tutela della legalità in agricoltura.
Il 16 febbraio 2018, ad esempio, organizzò una tavola rotonda sulle
agromafie proprio a Pantanello con 400 suoi soci ed alla presenza dei
procuratori Gian Carlo Caselli e Cataldo Motta. A Ferragosto scorso,
poi, si impegnò per l’attivazione del centro di accoglienza per
migranti a Palazzo San Gervasio finalizzato alla lotta al
caporalato”. E Francesco Battifarano, dal canto suo, così ha
spiegato l'assenza dell'organizzazione di cui è presidente
regionale, la Confagricoltura, all'incontro in prefettura, a Matera,
sempre sui temi della lotta agli attacchi malavitosi nel Metapontino,
svoltosi mercoledì scorso: “C'è stato un evidente difetto di
comunicazione. La prefettura ha inviato una posta elettronica
certificata ad una mail normale finita in spam. Cortesia
istituzionale avrebbe voluto che la nota fosse stata seguita, come
accaduto in altre occasioni, da una telefonata da parte degli uffici.
Oltretutto, quel Comitato era stato da noi sollecitato come
Agrinsieme Basilicata (l'associazione tra Confagricoltura, Cia,
Copagri e Unione cooperative) al prefetto Antonella Bellomo. Perchè
non dovevamo prendervi parte? Come abbiamo preso parte al vertice con
i carabinieri a Pantanello il 28 febbraio. Confagricoltura sarà
sempre presente ad ogni iniziativa istituzionale che si prefigge la
lotta all'infiltrazione dei clan nelle nostre campagne”.
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