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lunedì 13 dicembre 2021

GRAZIE, MARY PADULA. BENTORNATA A CASA

 LA NOTA GIORNALISTA E ANIMATRICE CULTURALE DI POLICORO HA SCELTO L’OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II PER SOTTOPORSI AD UN INTERVENTO CHIRURGICO. UNA SCELTA DIVENTATA UNO SPOT PER IL NOSOCOMIO POLICORESE IN FASE, PURTROPPO, DI RIDIMENSIONAMENTO PER “ASSENZE” POLITICO - AMMINISTRATIVE. MARY, INFATTI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE GIORNALISTA SEMPRE TRASFORMANDOSI DA PAZIENTE IN CRONISTA ED EVIDENZIANDO, DAL DI DENTRO, ECCELLENZE E CRITICITA’ DELLA IMPORTANTE STRUTTURA PUBBLICA.

MARY PADULA NELL'OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II

POLICORO – Sento il dovere, da medico e da cronista che si occupa da decenni del Metapontino, di ringraziare la mia collega e animatrice culturale Mary Padula. Mary, infatti, credo anche spinta dai miei consigli, ha scelto il locale ospedale Giovanni Paolo II per sottoporsi ad un intervento chirurgico. Una scelta che è diventata uno spot per il nosocomio del centro jonico alle prese con “assenze” politico – amministrative (leggi Regione Basilicata e assessorato regionale alla sanità retto dal “policorese” Rocco Leone) che, di fatto, lo stanno ridimensionando. La nota giornalista, infatti, ha dimostrato di essere sempre tale trasformandosi da paziente in cronista ed evidenziando dal suo letto di degente, sulla sua pagina Facebook, eccellenze e criticità della importante struttura pubblica. “Da ieri – ha scritto Mary due giorni fa - mi trovo presso il nostro presidio ospedaliero per un intervento chirurgico. Ho scelto Policoro perché esistono molte eccellenze, poco valorizzate. L’ospedale è da potenziare. Il personale medico, infermieristico, Oss non si “ferma mai”. Ma servono nuove assunzioni. Ringrazio l’equipe che ieri ha eseguito il mio intervento nelle figure dei dottori Vincenzo Sassone, Carolina Ciangola, Liborio Perciaccante, non da meno gli Oss e infermieri di sala (instancabili) e tutti coloro che mi assistono con amore, come tutti gli altri ricoverati”. Ed ancora ieri mattina: “Buongiorno e buona domenica! Qui ci si sveglia presto, anzi, il personale di notte non dorme. Le criticità ci sono, le conoscete tutti, spesso ne hanno parlato in incontri pubblici. Filippo MELE è vero? Come sarebbe bello assumere anche il personale per la mensa e le pulizie direttamente con l’Azienda sanitaria materana (Asm), oppure chi lavora al Cup ora con una paga che lede la dignità dell’essere umano. Mirna Mastronardi è così? Se tutto il personale fosse assunto dall’Asm direttamente (e non da ditte esterne appaltatrici dei vari servizi, ndr), perché le prestazioni CI SONO (il Metapontino accoglie utenza dal Pollino e dalla Calabria), tutti lavorerebbero con serenità. E i medici, mancano... I nostri, pochi, vengono chiamati a Matera per sostituire gli altri ma da noi NON ARRIVA NESSUNO. Gli infermieri, anch’essi servono, perché vengono fatti girare “come trottole” in diversi reparti e devono continuamente aggiornarsi. Invece sarebbe opportuno assumerne di più”.

Ecco il perché del mio “Grazie Mary”. Per aver avuto “l’ardire” di farsi operare a Policoro, da medici del Giovanni Paolo II, non “emigrando” in altri ospedali della regione o, addirittura, extraregionali. Pur avendone, oggettivamente, le possibilità. Io, da medico di famiglia, ho sempre consigliato ai miei assistiti di utilizzare le eccellenze del nostro ospedale o regionali rivolgendosi sempre alle strutture pubbliche più che a quelle private. E non solo per un aspetto economico. Anche per valorizzare le professionalità esistenti. Che, però, si stanno riducendo al lumicino. Per questo la scelta di Mary, che da oggi tornata a casa, è anche un “pugno nello stomaco” di chi aveva promesso mari e monti per risolvere i problemi quantomeno di organico del terzo ospedale della Basilicata per numero di ricoveri e che, ora, invece, non sta mantenendo fede agli impegni assunti con gli elettori.

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