IL FONDATORE DELL’ALFA ROMEO
AVEVA ORIGINI MONTALBANESI. DI SEGUITO IL PROGRAMMA INTEGRALE DELLA MANIFESTAZIONE
Domenica 3 novembre, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e l’organizzazione dell’ACI (Automobil Club Italia) di Matera, del Pro.Motor Sport Taranto 2.0 e di Policoro Corse, si terrà a Montalbano Jonico, a partire dalle ore 10.00 l’evento: “Ruote nella storia”, Memorial ing. Nicola Romeo.
Tra le 8.00 e le 9.30 i partecipanti giungeranno presso il Policoro Village di Gino Lavieri al lido di Policoro, per la colazione e la punzonatura delle vetture d’epoca. Quindi partiranno per Montalbano J. dove si terrà la prima prova di precisione e poi presso l’area del Belvedere, sui Calanchi, si terrà una rievocazione storica della famiglia Romeo e la presentazione del libro di Vincenzo Maida, giornalista e scrittore, su Nicola Romeo. Seguirà una visita alla casa Guida-Romeo in via Manin, dove nacque e visse fino a 30 anni Maurizio Romeo, padre del fondatore dell’Alfa Romeo. Dopo una sfilata per le vie del paese, ci sarà la seconda prova di precisione presso la Pista Kart all’ingresso del paese jonico. Gli equipaggi faranno quindi rientro al Policoro Village per le premiazioni e il pranzo.
Verso la metà del 1800 Nicola Romeo da Cirigliano, il più piccolo comune della provincia di Matera, andò a Montalbano Jonico per sposare Lucia Guida. Dal loro matrimonio nacquero Maurizio e Antonia che rimasero orfani di entrambi i genitori. Maurizio aveva solo quattro anni e Antonia pochi mesi. Furono allevati da una anziana zia e da alcune famiglie benestanti. Maurizio Romeo fece i lavori più umili, ma riuscì a diventare maestro elementare. A quasi 30 anni ottenne una supplenza a Sant’Antimo, allora un sobborgo di Napoli. Tra le sue alunne c’era la tredicenne Consilia Taglialatela. Dopo due anni la sposò e al primo di otto figli diede il nome del padre defunto Nicola. Ai montalbanesi che andarono al battesimo del piccolo egli disse: “Questo lo farò ingegnere.” Nicola Romeo per studiare a Napoli faceva ogni giorno a piedi circa 14 chilometri. Dopo la laurea in ingegneria meccanica, andò a Liegi e specializzarsi in ingegneria elettromeccanica e di ritorno in Italia progettò la ferrovia elettrica Tivoli-Roma. Poi a Milano rilevò una casa automobilistica fallita, l’ALFA, acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, ci aggiunse il suo cognome e diede vita ad una delle fabbriche di automobili più famose al mondo. Nicola Romeo non imparò mai a guidare. Maida nel suo libro ha ricostruito, con relativa documentazione, tutta la storia dei Guida e dei Romeo a partire dagli inizi del 1800.
Palazzo Guida-Romeo, oggi disabitato, fu poi acquistato a Napoli dalla famiglia Romeo, da Salvatore Stoia.
FONTE CENTRO STUDI JONICO DRUS
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