POLICORO. LA VITTIMA, CARLO POLICASTRO,
74 ANNI, CALABRESE, STAVA EFFETTUANDO L'ESAME ALL'ADDOME CON MEZZO DI
CONTRASTO
PARENTI INCREDULI: “ERA UN CONTROLLO.
VOGLIAMO SAPERE COSA SIA SUCCESSO”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.11.14
POLICORO – Un uomo di 74 anni, Carlo
Policastro, nato a Canna (Cs) ma residente a Rocca Imperiale (CS), è
morto ieri, attorno alle ore 12, nel locale ospedale Giovanni Paolo
II nel mentre stava effettuando una tac all'addome con mezzo di
contrasto. E la famiglia, raccolta attorno alla salma nell'obitorio
del nosocomio, ha dato incarico ad un legale, l'avvocato Giuseppe
Ranù, di Rocca Imperiale, ed ha nominato un medico legale, il
professor Luigi Strada, dell'università di Bari, per seguire l'iter
degli accertamenti autoptici al fine di far luce sulle cause del
decesso. Congiunti che hanno espresso al cronista, attorno alle 13 di
ieri, tutto il loro dolore e la loro incredulità. Hanno anche
espresso la volontà di sapere come può una persona arrivare con le
sue gambe in ospedale e morire mentre fa un esame che, oltretutto,
aveva già fatto in altre occasioni. “L'esame in questione –
hanno spiegato – era di controllo dopo l'operazione al San Carlo di
Potenza per un aneurisma all'aorta addominale. Vogliamo sapere cosa
sia successo. Tutti gli esami prima della Tac, infatti, e
l'elettrocardiogramma erano risultati nella norma. Niente faceva
presagire quanto sarebbe accaduto”. Tanto che, attorno alle 10.30,
Policastro, padre di 4 figli e nonno di 5 nipoti, è entrato nella U.
O. di radiologia per effettuare la tac. “E vi è entrato con i suoi
piedi”, hanno precisato i parenti. Per uscirne dopo circa due ore
senza vita. Tra la disperazione della moglie e di una nuora che
l'avevano accompagnato nel Giovanni paolo II. Ora sarà l'avvocato
Ranù a muovere i passi legali per far luce, nell'interesse della
famiglia, su cosa abbia provocato la morte. Ed alla doverosa autopsia
presenzierà il prof. Strada. Autopsia già decisa, tuttavia, anche
dalla direzione sanitaria dell'ospedale. “Il paziente – ha detto
alla Gazzetta Francesco Dimona – aveva in anamnesi un pregresso
intervento per aneurisma dell'aorta ed effettuava la tac col mezzo di
contrasto per controllo. Nel corso dell'esame, però, ha accusato una
bradicardia (calo del ritmo cardiaco, ndr) spiccata e poi è andato
in arresto cardiaco. Ma malgrado fosse stato intubato, soccorso
velocemente da un rianimatore, massaggiato e sottoposto alle tecniche
rianimatorie del caso, non si è ripreso. Le procedure, però, sono
state tutte rispettate. L'autopsia ci dirà quali sono state le cause
della morte del signor Policastro”.
IL DIRETTORE
SANITARIO FRANCESCO DIMONA
“SE CI SARA' UN ESPOSTO, LASCEREMO IL
PASSO ALLA PROCURA”
POLICORO – Occorre accertare le cause
della morte di Carlo Policastro, 74 anni, avvenuta mentre effettuava
una tac nell'ospedale del centro jonico. Una necessità sia per
l'ospedale sia per la famiglia. “Noi – ha spiegato ieri attorno
alle 15 il direttore sanitario Francesco Dimona – abbiamo disposto
una autopsia diagnostica che dovrebbe effettuare domani Maria Bruno,
anatoma patologa dell'ospedale Madonna delle Grazie. Ma se ci sarà
un esposto alla magistratura della famiglia, allora l'autopsia
diventerà legale e noi lasceremo il passo all'intervento della
Procura della Repubblica”. Procura che, con tutta probabilità,
sarà interessata dai parenti di Policastro tramite dell'avv.
Giuseppe Ranu, incaricato di seguire tutti gli accertamenti del caso
al fine di accertare, anche con l'intervento del prof. Luigi Strada,
nominato perito di parte, se vi siano state o meno responsabilità.
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