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venerdì 1 maggio 2015

SPAM VIA EMAIL A IGIENISTI DENTALI, CONDANNATO A 6 MESI UN AVVOCATO

GIUSTIZIA. PIETRO RUGGI ACCUSATO DI VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA PRIVACY, PENA SOSPESA
“HO DISTURBATO IL PRESIDENTE DI UN'ASSOCIAZIONE CONCORRENTE”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 1.5.15 

“Ho già predisposto appello. Si tratta di una denuncia presentata contro di me dalla presidente di una associazione di igienisti dentali concorrente a quella di mia moglie. E la Cassazione ha già sentenziato che i fatti di cui sono stato accusato non costituiscono reato”. Lo ha detto alla Gazzetta l'avvocato Pietro Ruggi, 52 anni, di Matera, condannato tre giorni fa ad Aosta a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per violazione della normativa sulla privacy. Il legale lucano è stato accusato di non aver ottenuto “il preventivo consenso” per pubblicizzare i suoi corsi di aggiornamento “inviando reiteratamente” email ai circa 3.700 igienisti dentali iscritti all'associazione di categoria Aidi (la cui presidente è di Aosta). Ma Ruggi ha contro attaccato: “Dei 3700 igienisti a cui avrei inviato queste mail solo cinque si sarebbero sentiti disturbati. Per aver aperto sette mail in un anno e due mesi! La verità è che è stata la presidente di quell'associazione a denunciare “il disturbo”. Non lo ha fatto né l'associazione stessa né le cinque persone interessate. Il tutto perchè mia moglie ha lasciato quell'associazione per costituirne un'altra di cui è divenuta presidente”. Il nostro interlocutore sembra essere stato preso dalla foga oratoria: “Tenete presente che la Corte di Cassazione nel 2014 ha emesso tre sentenze con cui ha ritenuto che i fatti di cui sono stato accusato io non costituiscono reato. Non esiste, infatti, il dolo. Nonostante tutto, però, il giudice del tribunale di Aosta ha emesso il suo verdetto di condanna nei miei confronti. Una causa definita in soli cinque mesi. In appello sono convinto che le mie ragioni saranno accolte. In questi giorni, poi, ho ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà. Una cosa che mi ha fatto enorme piacere”. Sin qui Ruggi. Ricordiamo, altresì, che il giudice monocratico di Aosta, Marco Tornatore, ha disposto la pubblicazione della sentenza, per 15 giorni, sul sito internet del Ministero della giustizia. Pena, però, anch'essa sospesa come reato acessorio. I danni alla parte civile, l’Aidi, saranno da quantificarsi in sede civile. La presidente dell’associazione, Marialice Boldi, era assistita dall’avvocato Fabrizio Mastro, del foro di Torino. Il pm Edmondo Givone aveva chiesto una condanna a otto mesi di reclusione. I fatti risalgono al periodo compreso tra il maggio e il settembre del 2013. Secondo l’accusa Ruggi, assistito in aula dall’avvocato del foro di Aosta Paolo Sammaritani, aveva procurato un danno agli igienisti dentali consistito “nella necessità di controllare e vagliare le numerose mail inviate”.

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