L'OPERAZIONE “MERCATINO” È STATA CONDOTTA DA
MAGISTRATURA E GUARDIA DI FINANZA
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Foto da lagazzettadelmezzogiorno.it |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.1.17
POLICORO – Ci sono anche due lucani, Marcello
Iannuzziello, di 41 anni, del centro jonico, e Mario Rago, 38, nato a
Stigliano ma residente anche lui nel centro del Metapontino, tra le
persone rimaste coinvolte nell'operazione anti usura denominata
“Mercatino”, condotta dalla magistratura di Taranto. E' stata la
Guardia di finanza del capoluogo di provincia pugliese ad eseguire,
nella mattinata di ieri, nove arresti, nella provincia di Taranto ed
in quella di Matera, dei quali sei in carcere e tre ai domiciliari,
nei confronti di altrettanti soggetti indagati per i reati di
associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di
attività finanziaria ed all'usura. Il provvedimento, disposto dal
giudice delle indagini preliminari Filippo Di Todaro, su richiesta
del sostituto procuratore Giovanna Cannarile, è l’epilogo di
un’attività investigativa eseguita dalle Fiamme gialle anche con
l’ausilio di intercettazioni telefoniche. La presunta
organizzazione avrebbe erogato finanziamenti a tassi usurari ai danni
di imprenditori in difficoltà economiche. L’organizzazione avrebbe
fatto capo al 53enne lizzanese Cosimo Damiano Surgo, già coinvolto
in passato in vicende analoghe e sottoposto alla misura di
prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno
nel comune di Lizzano (TA). Nei confronti degli arrestati e dei loro
famigliari conviventi è stato eseguito, inoltre, il sequestro
preventivo di beni e disponibilità finanziarie il cui valore
complessivo è di circa 200mila euro. Tra le presunte vittime c'è
anche Fernando Russo, 56enne di Cutrofiano (LE), noto imprenditore
del settore calzaturiero e noto come “il re delle scarpe”. Oltre
a Cosimo Damiano Surgo, sono finiti in carcere Christian Surgo, di 20
anni; Pasquale Surgo, di 30; Vittorio Surgo, di 41, Maurizio Leone,
49enne di Carosino (TA) e Iannuziello. Ai domiciliari sono finiti
Rago, Giovanni Caniglia, 68enne di Lizzano, e Ottavio Fornaro, 40enne
di San Marzano di San Giuseppe (TA). Le illecite operazioni di
finanziamento, secondo investigatori ed inquirenti, erano
caratterizzate dall’applicazione di tassi d’interesse usurari
pari al 10% mensile, ottenendo in garanzia dagli usurati assegni ed
effetti cambiari. A fronte dei mancati pagamenti degli interessi, si
procedeva alla loro ricapitalizzazione, facendo così aumentare in
modo esponenziale l'importo del capitale da restituire.
CONTENUTI NELL'ORDINANZA DEL GIP FILIPPO DI TODARO.
ECCO I CAPI DI IMPUTAZIONE CONTRO IANNUZZIELLO E RAGO
POLICORO – Marcello
Angelo Iannuzziello e Mario Rago, i due lucani finiti nell'inchiesta
“Mercatino”, di Taranto, sono citati in più capi di imputazione
nell'ordinanza del gip Filippo Di Todaro. Nel capo A debbono
rispondere, in associazione con altri, “di più delitti condotti
mediante illecite operazioni di finanziamento nella maggiore parte
dei casi caratterizzate dall'applicazione di tassi di interesse di
natura usuraria pari al 10% mensile nei confronti di piccoli
imprenditori”. Nel capo C, Cosimo Damiano Surgo e Iannuzziello sono
accusati “di essersi fatti promettere, in concorso, da una persona
in corrispettivo di più prestazioni di danaro interessi usurari”.
Nel capo D, Iannuzziello e Rago, con altri, sono accusati di essere
entrati nella “storia” di un prestito ad un carrozziere di
Marconia che “a fronte di un prestito di 10mila euro si impegnava
alla restituzione in sei mesi di 14000, con un tasso annuo dell'80%”.
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