CHIESTO
INCONTRO A PITTELLA
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.1.17
SCANZANO JONICO –
“No. Sul mondo agricolo non può pesare l'incubo del contributo da
15 milionoi di euro che il Consorzio di bonifica di Bradano e
Metaponto dovrebbe versare all'Epli, l'Ente per lo sviluppo
dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania
ed Irpinia, per il servizio di accumulo e adduzione della risorsa
idrica destinata a scopo irriguo. Se ne faccia carico la Regione”.
Lo hanno ribadito nel corso di un incontro svoltosi in municipio
amministratori locali e rappresentati delle organizzazioni
professionali riuniti in assemblea. Sono stati i sindaci di Scanzano,
Raffaello Ripoli, nominato coordinatore della vertenza; di
Montalbano, Piero Marrese; di Rotondella, Vito Agresti; più i
consiglieri comunali di Scanzano, Silvio De Marco; di Bernalda,
Vincenzo Grippo; di Policoro, Giovanni Lippo; di Montalbano, Enzo
Devincenzis; con l'aggiunta dei sindacalisti Gianni Fabbris
(Altragricoltura) e Nicola Serio (Cia), ad esplicitare la loro
posizione negativa nei confronti della possibilità che sugli
imprenditori del settore si scarichi un onere di circa 15 milioni per
2011, 2012, 2014, 2015 e 2016 della citata contribuzione.
Contribuzione che, per gli anni 2010 e 2013, invece, è stata pagata
dal Consorzio tramite erogazioni della Regione che, a sua volta,
aveva beneficiato per la prima annualità di compensazioni per la
fornitura idrica all'Ilva e per la seconda di un recupero di oneri da
versare all'Enel. Per i restanti anni il Consorzio ha un contenzioso
contro l'Eipli davanti al Tar di Basilicata. Ma ha già messo le mani
avanti: nel caso dovesse soccombere la somma da pagare sarà divisa
sui consorziati per un importo di circa 150 euro ad ettaro. “Un
balzello impossibile da sopportare - è stato sostenuto a Scanzano
-. Sopratutto dopo l'ultima mazzata della neve e del gelo”. Allora?
Allora, Comuni ed organizzazioni di categoria “bussano” alla
Regione perchè cancelli il contributo. Una posizione esplicitata dal
sindaco Ripoli: “Il mondo agricolo è protagonista di una battaglia
che noi condividiamo. Attendiamo la risposta del governatore Marcello
Pittella alla nostra richiesta di incontro al fine di organizzare un
Consiglio comunale congiunto dei Comuni del Metapontino più quello
di Matera. Una lettera inviata da qualche giorno che non ha ottenuto
risposta, forse per i gravi problemi conseguenti al maltempo di
questi giorni. Stasera reiteriamo l'invito ad incontrarci con il
nostro massimo ente locale. Una cosa è certa: gli agricoltori
dell'arco jonico lucano non ce la possono fare a pagare il pesante
onere al centro della protesta”.
L'EIPLI È POSTO DA TEMPO IN LIQUIDAZIONE. MA CONTINUA A GESTIRE LE SUE FUNZIONI
SCANZANO
JONICO - L’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la
trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (Eipli), con
sede a Bari, è stato istituito dallo Stato nel 1947. Nel 1979, però,
sono stati assegnati a Puglia, Basilicata e Campania, beni e
personale mentre sono state ascritte all’Ente funzioni di
progettazione-esecuzione di opere; esercizio e manutenzione; studi e
ricerche. L'Eipli, cioè, assolve a gestione, esercizio e
manutenzione delle dighe ed agisce quale fornitore di acqua agli
acquedotti Pugliese, Lucano e Consorzio Jonio Cosentino; a nove
consorzi di bonifica ed anche all’Ilva. Con legge del 2011, infine,
l’Ente è stato posto in liquidazione anche se la gestione
liquidatoria mantiene i poteri necessari ad assicurare il regolare
esercizio delle sue funzioni.
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