I rilievi della Polizia di Stato dopo l'agguato |
SCANZANO JONICO – Sino a quando non ci scapperà il morto. Allora, forse, qualcuno aprirà gli occhi e saprà leggere della violenza con cui 2, o forse 3, persone, pare a viso scoperto, in pieno giorno, attorno alle 18.45, in una zona centrale, si sono permessi di esplodere tre colpi di pistola contro un'auto per intimidire, pesantemente, il suo proprietario. Il fatto accaduto lunedì sera nel Comune unico di tutto il Metapontino a non avere un benchè mimino presidio di forze dell'ordine poteva avere più tragiche conseguenze. Anche se le indagini degli uomini del Commissariato di Policoro, coordinate dal commissario capo Roberto Cirelli, coperte dal più stretto riserbo, sembra che abbiano ridimensionato, se è possibile in fatti del genere usare una parola simile, l'accaduto. Gli assalitori di Giulio Aliani, il giovane nato a Stigliano ma residente a Craco e domiciliato a Marconia, probabilmente non avevano intenzioni omicide ma fortemente intimidatorie. Il tutto, però, pare essere stato ben pianificato. Intanto, la scelta del luogo dell'agguato. Via Zuccarella, infatti, è sì centrale ma usata sono per parcheggiare le auto di chi vi risiede e di chi non trova posto in altre arterie. E' priva, dunque, di possibili servizi di videosorveglianza dato che attività commerciali, bar, negozi, sono tutti ubicati sulla strada parallela, via Morlino. Gli aggressori, poi, evidentemente, conoscevano le abitudini della loro vittima. Aliani, secondo le prime risultanze delle indagini, pare che stesse scendendo dalla sua Golf di colore scuro, dopo averla parcheggiata, quando è stato raggiunto, alle spalle, da uomini armati di bastone. Che l'hanno colpito provocandogli escoriazioni. L'uomo, però, è riuscito a fuggire nella vicina e frequentata via Morlino. I suoi 2 o 3 aggressori solo a questo punto sembra che abbiano colpito il parabrezzi della Golf con una delle mazze in “dotazione” ed esploso tre colpi di pistola, due contro il parabrezza dell'automobile, uno contro il vano motore. Poi, la loro fuga. Così, il ferito, dopo le prime cure prestategli nel pronto soccorso dell'ospedale di Policoro, è stato dimesso. Di chi l'ha aggredito neanche l'ombra. L'auto, dopo gli esami di rito sul luogo dell'agguato, è stata posta sotto sequestro per ulteriori analisi. Ovviamente, il lavoro degli investigatori non è affatto concluso. Si cercherà di risalire a chi, impunemente, ha sparato in pieno giorno nel centro della città rischiando comunque di colpire o la vittima predestinata od un passante per metterlo a disposizione della giustizia analizzando anche i possibili moventi. Gli inquirenti indagano, come suol dirsi, a 360 gradi. Nessuna pista è stata esclusa. Importanti in merito saranno anche le dichiarazioni che Aliani ha rilasciato agli uomini della Polizia di Stato.
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