Il cippo che ricorda l'inagurazione dell'Hotel Portogreco |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 8.9.17
SCANZANO JONICO – La notizia è giunta ieri mattina: la Guardia di Finanza di Verona, di concerto con le “fiamme gialle” della Compagnia di Policoro, ha sottoposto a sequestro preventivo l'Hotel Portogreco, un 4 stelle da 600 posti letto inaugurato nel 2002, ed il villaggio Torre del faro, un 3 stelle del 1999 con ospitalità per 1200 persone. Il provvedimento, lo precisiamo, riguarda la proprietà delle due attività turistiche che potranno continuare a lavorare con la loro attuale società di gestione, la Terraferma srl. Con i due complessi della costa jonica lucana ne sono stati interessati dal provvedimento altri cinque dislocati in Piemonte, Trentino Alto Adige, Puglia e Sicilia, per un valore di circa 95 milioni di euro. Il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza ha operato in esecuzione di un provvedimento della magistratura di Verona. Tutti i beni, secondo l'accusa, sarebbero stati distratti, attraverso complesse operazioni immobiliari e societarie, da una società di Verona, fallita nel 2012, a favore di società indirettamente riconducibili ad alcune delle persone indagate. A sei di loro sono state notificate misure interdittive all'esercizio dell'attività imprenditoriale. L'indagine era stata avviata per fare luce sul fallimento della Soglia Hotel Group, la società veronese che aveva acquistato i sette villaggi turistici dall'allora Gruppo Cit (Compagnia Italiana Turismo). Gruppo che aveva costruito le due strutture di Scanzano Jonico ma che poi era entrato in crisi. All'epoca dei fatti beneficiava delle tutele legali previste per le grandi imprese in difficoltà. L’operazione di cessione si inseriva, perciò, in un progetto di salvataggio, predisposto dal Commissario straordinario nominato dal ministero dello Sviluppo economico, che comprendeva accordi per la tutela dei dipendenti, 300 a regime solo a Scanzano Jonico, con il mantenimento del posto di lavoro. Insomma, la Soglia Hotel Group, per l'accusa, sarebbe stata condotta verso un fallimento «pilotato» e depauperata del suo patrimonio, con le vendite degli immobili che ne facevano parte. I beni sottoposti a sequestro sono stati affidati ad un amministratore giudiziario che li gestirà per garantire la continuità dell’attività imprenditoriale. “Per noi – ha precisato Giulio Sansone, direttore di Portogreco e Torre del faro – non è cambiato nulla. Stiamo lavorando e continueremo a lavorare”.
LA STORIA DEI
VILLAGGI TURISTICI DI SCANZANO JONICO
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