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venerdì 2 giugno 2017

ITREC DI ROTONDELLA, UNA STORIA CON INTRIGHI, INCHIESTE, INCIDENTI E RITARDI

ROTONDELLA. L'ITREC DELLA TRISAIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.6.17

ROTONDELLA - La storia dell’Itrec è caratterizzata da intrighi, inchieste, silenzi, incidenti, ritardi. Sin dalla sua realizzazione per un accordo del 1962 tra l'Italia e gli Usa. Gli States ci consegnarono 84 elementi di combustibile uranio-torio del reattore di Elk River (Minnesota). Il Cnen l’avrebbe utilizzato per ricerche sui processi di ritrattamento. Dopo il referendum dell'8 e 9 novembre 1987 restarono 64 degli 84 elementi. Ed è del 1994 l’apertura di una inchiesta da parte del procuratore di Matera, Nicola Maria Pace. Indagine che passò nel 1999 all'antimafia di Potenza. Il 6 ottobre 2007 la Gazzetta pubblicò: “Traffici di plutonio dalla Basilicata. Avvisi di garanzia per ex dirigenti Enea e presunti esponenti della ‘ndrangheta calabrese”. Nell’ottobre 2009 l’inchiesta fu archiviata. Alle 3.10 del 28 luglio 2013 un'altra vicenda che fece scalpore. Si trattò di un “trasporto eccezionale”. Nel segreto. Manu militari. Il Governo spiegò “a posteriori” che il trasporto da Rotondella all'aeroporto di Gioia del Colle fu effettuato in base agli impegni presi dall’Italia per il rimpatrio negli Stati Uniti di sostanze con uranio arricchito e plutonio. Il 31 agosto 2014, sempre la Gazzetta riportò la notizia su quella che Sogin e Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la sicurezza ambientali, definirono “una anomalia nei lavori di sicurezza della fossa irreversibile che non ha prodotto conseguenze radiologica su lavoratori ed ambiente”. Ed il 4 giugno 2015 la Sogin rese noto che in prelievi di acque di falda superficiali dei siti Itrec ed Enea era stato verificato il superamento delle concentrazioni di contaminazione per alcuni parametri chimici, non radioattivi, come trielina, cromo esavalente, ferro, idrocarburi totali. Poi, i ritardi nelle operazioni di messa in sicurezza.

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