LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13.11.17
SCANZANO
JONICO – Per non dimenticare la grande battaglia di popolo che nel
novembre 2003 costrinse il Governo nazionale, allora guidato da
Silvio Berlusconi, a ritirare il decreto con cui si ubicava il
deposito unico delle scorie radioattive d'Italia nei depositi di
salgemma di Terzo Cavone, a 500 metri dal mar Jonio. Così,
l'associazione antinucleare ScanZiamo le scorie, nata proprio il 13
novembre di quell'anno, anche in occasione di questo 14esimo
anniversario della vicenda, ha organizzato, da oggi al 27, una serie
di iniziative per ricordare la protesta. “Lo
faremo, tra l'altro - si legge in un comunicato stampa - con uno
spettacolo di Dino Paradiso, il 18 novembre, nel palazzo baronale, e
con un incontro tra gli alunni del Liceo di Policoro ed il docente
universitario Massimo Scalia, due giorni dopo, su Cambiamenti
climatici e migrazioni”. Ma non si tratta solo commemorazione.
“Dopo 14 anni – ha spiegato il presidente Donato Nardiello -
ScanZiamo le Scorie è impegnata ancora in attività di vigilanza e
contro-informazione perchè l’argomento dell'ubicazione del
cimitero atomico in Italia e nel mondo è vivo. Così, nella
presentazione delle osservazioni al Programma nazionale sui rifiuti
nucleari c’è
stata una risposta forte contro ogni ipotesi di ospitare il deposito
di scorie in regione. Oltre 50 Comuni più associazioni e cittadini
hanno inviato le tesi proposte dalla nostra associazione: niente
scorie in Basilicata. Così, ordini professionali e Consiglio
regionale. Esprimiamo, infine, preoccupazione per i ritardi della
Sogin nella messa in sicurezza della Trisaia di Rotondella”.
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