LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.11.17
IRSINA - Fulmine a ciel sereno nella festività di Ognissanti. Ieri mattina il sindaco, Nicola Massimo Morea, ha emesso un'ordinanza di divieto di uso potabile dell'acqua erogata da Acquedotto lucano. L'Unità operativa del Servizio igiene degli alimenti della Asm, infatti, gli aveva inviato un messaggio con Posta elettronica certificata in cui aveva segnalato, sulla scorta degli esami effettuati dall'Arpab sui campioni prelevati nel serbatoio comunale nella mattinata precedente, il superamento delle concentrazioni soglia di legge di trialometani. Da qui l'emissione dell'ordinanza sindacale valida sino a quando non saranno ripristinate le condizioni di potabilità dell'importantissimo alimento. Risulta alla Gazzetta che già questa mattina saranno effettuati nuovi prelievi e nuove analisi. Tecnici di Acquedotto lucano, altresì, stanno provvedendo ad affrontare il problema. Il primo cittadino, dal canto suo, ha specificato che il divieto è valido “solo per i consumi domestici (potabilità), non per gli altri usi (igiene)”. Ovviamente l'ordinanza ha provocato moltissime reazioni nella cittadina del Materano avendo interessato non solo le famiglie ma anche servizi, attività di ristorazione, aziende artigianali ed opifici in cui è necessario l'utilizzo di acqua potabile. Così, appena diffusa sui social, la notizia ha provocato la corsa all'acquisto di acqua minerale nei negozi che hanno aperto per l'occorrenza nonostante la festività. Ed Acquedotto Lucano ha inviato un'autobotte sostitutiva arrivata ad Irsina attorno alle 12.30. Ma cosa sono i trialometani e di quanto hanno superato, nel caso, i valori considerati soglia per legge? Fonti Asm hanno spiegato che i trialometani sono sottoprodotti clorurati derivanti dal vasto uso di cloro che si fa come disinfettante proprio nell'acqua potabile e che il superamento delle concentrazioni considerate soglia non è da considerare eccessivo o preoccupante. Il problema, inoltre, è solo della rete di Irsina e non di altri comuni. C'è anche da evidenziare che prelievi e conseguenti esami dell'Arpab rientrano in un piano predisposto dall'Asm sull'intero territorio provinciale. Insomma, quanto accaduto, paradossalmente, sarebbe la conferma della bontà della rete di monitoraggio messa su dagli enti di controllo deputati a verificare la potabilità dell'acqua erogata nelle case dei cittadini.
LA NOTIZIA SCATENA UNA
BUFERA SU FACEBOOK: “COSA HANNO BEVUTO I BAMBINI A SCUOLA?”
IRSINA – Appena il
sindaco Nicola Massimo Morea ha messo ieri sulla sua pagina facebook
la notizia dell'ordinanza di divieto immediatamente vigente dell'uso
potabile dell'acqua erogata da Acquedotto lucano causa valori
considerati oltre la soglia di legge di trialometani sul social si è
scatenata la bufera. Tantissime le condivisioni del post ed i
commenti. Tra questi, molti quelli preoccupati e molti quelli che
hanno posto quesiti a cui ha risposto lo stesso primo cittadino. C'è
stato chi, ad esempio, ha chiesto: “Ma allora sino a martedì sera
abbiamo bevuto acqua non potabile?”. La risposta: “Questo non
possiamo saperlo. Appena comunicati i dati abbiamo provveduto
all'adozione dei provvedimenti necessari. Domattina (oggi per chi
legge, ndr), coi nuovi dati, verificheremo il da farsi”. Ed ancora:
“Acquedotto lucano fa acqua da tutte le parti. Questa sostanza è
un sottoprodotto della disinfestazione quindi 2+2!!!!”. Altro
interrogativo: “La domanda mi sorge spontanea. Ai bambini, alla
mensa scolastica, che acqua gli hanno fatto bere?” E Morea: “Per
il momento affrontiamo e superiamo l'emergenza. Domattina avremo un
tavolo con tutti i soggetti coinvolti e nuove analisi”.
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