Visualizzazioni totali

mercoledì 26 luglio 2023

SCANZANO JONICO. PER NON DIMENTICARE VINCENZO DE MARE, UCCISO 30 ANNI FA CON DUE COLPI DI FUCILE NELLE CAMPAGNE DI TERZO CARACCIOLO DA MANI IGNOTE

FACEVA CALDO, COME OGGI, ALLE ORE 17 DI QUEL LONTANISSIMO 26 LUGLIO 1993, QUANDO L’AUTOTRASPORTATORE DELLA LATTE RUGIADA SPA FU COLPITO A MORTE... UN OMICIDIO CHE NON DIMENTICHEREMO MAI. CON I FIGLI DANIELA E DAVIDE. DI SEGUITO IL NOSTRO ARTICOLO SU UNO DEI PIÙ EFFERATI DELITTI IRRISOLTI DEL METAPONTINO 

 



SCANZANO JONICO – Era passata da poco la mezzanotte tra il 26 ed il 27 luglio del 1993 quando squillò il telefono della mia casa: “Dottore, siamo i carabinieri. La vuole il capitano. Possiamo passare a prenderla?” Mi chiesi il perché. Con un misto di timore. Gli uomini dell’Arma mi portarono dapprima sulla Jonica poi in uno dei poderi della contrada Terzo Caracciolo. Arrivammo sino al terminale del fondo agricolo, quasi a ridosso della Ferrovia Taranto-Reggio Calabria. Il mio sangue gelò. Su un enorme trattore c’era il corpo, con il capo riverso all’indietro, di un uomo. Il capitano mi disse: “Dottore, è un omicidio. Dovete fare il riconoscimento delle cause della morte”. C’erano i vigili del fuoco con le fotoelettriche. I carabinieri presero la salma dal trattore e la adagiarono su un telo. Ricordo ancora quel viso terreo, senza espressione. La persona senza vita era stata colpita al capo e al petto da due colpi di fucile da caccia.

Da allora, quello che è passato alla cronaca come il “Delitto De Mare”, divenne il caso a cui più ho dedicato la mia attività giornalistica. Forse per quella vicinanza fortuita con Vincenzo, poche ore dopo la sua morte, attorno alle ore 17 del 26 luglio 1993, io non ho mai abbandonato la sua memoria. Quanti articoli ho scritto su uno dei “delitti irrisolti” del Metapontino. Quanta vicinanza ho dato prima alla moglie, Nicolina Di Nuzzo, deceduta il 14 Aprile del 2007 senza conoscere i nomi di chi tolse la vita in maniera violenta al marito, e ai due figli, Daniela e Davide. Come dimenticare? Anche se sono passati 30 anni. Potrà mai scoprirsi la verità su chi sparò i due colpi mortali?  Questi i tratti salienti della storia.

Vincenzo, autotrasportatore della Latte rugiada spa e possessore di un podere dell’ex Ente riforma, fu ucciso mentre arava nel suo fondo. L’omicida gli si parò davanti all’improvviso ed esplose i due colpi di fucile da caccia. Ma solo attorno alle 23 di quello stesso giorno, Nicolina rinvenne il marito cadavere. Chi aveva sparato? L’inchiesta, come tutte quelle dei tanti “cold case” del Metapontino, fu caratterizzata da lacune investigative, depistaggi, personaggi omertosi. Indagarono per primi i carabinieri di Policoro. Un pensionato fu accusato dell’omicidio. Movente? Dissidi sui confini dei poderi. Ma l’uomo fu scagionato e rimesso in libertà. Il fascicolo passò alla Polizia di Scanzano. L’ispettore Franco Ciminelli indagò sul lavoro della vittima. La pista dei traffici illeciti dei rifiuti tossici finì in un’informativa che arrivò al pm Vincenzo Autera con forte ritardo. Ciminelli, nel 1995, fu trasferito. Ed un suo superiore fu sottoposto a procedimento giudiziario. Tuttavia, fu archiviazione. Il caso, però, fu riaperto dalla Direzione distrettuale antimafia nel 2005. Nell’ex centrale della latte Rugiada spa furono rinvenuti bidoni con sostanze chimiche. Il 26 aprile 2007 la notizia che cinque persone, colletti bianchi e manovalanza criminale, erano state iscritte nel registro degli indagati. Si trattava di un delitto di mafia legato al traffico dei rifiuti sporchi. De Mare si oppose e venne ucciso. Ma fu una ennesima archiviazione. Infine, l'accusa di false dichiarazioni al pubblico ministero contro un agricoltore di Scanzano Jonico condannato in primo grado ma con reato prescritto in appello.  

Così, il fascicolo “Omicidio Vincenzo De Mare” è stato chiuso come “Delitto commesso da ignoti”. Ma si può archiviare un delitto? Si può dimenticare un assassinio? Noi rispondiamo di no. Per questo abbiamo scritto questo articolo. Nel silenzio generale noi non dimenticheremo mai. Con Daniela e con Davide.

Nessun commento:

Posta un commento