“LA LEGGE NON È UGUALE PER TUTTI. UNA INTERPRETAZIONE REGIONALE DI UN RICORSO NAZIONALE CI HA TOLTO SERENITÀ, DIGNITÀ, OCCUPAZIONE”. DI SEGUITO LA NOTA INTEGRALE INVIATACI VIA WATHSAPP DA UN GRUPPO DIPLOMATI MAGISTRALE ANTE 2001/2002
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LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI
Siamo in pieno svolgimento delle festività natalizie. Siamo anche in tempo di bilanci sull’operato e in odore di campagne elettorali. Il popolo lucano ha il dovere di conoscere ciò che accade nel suo territorio ed è questo che ci spinge a scrivere, poiché è l’unica arma in mano nostra. Siamo un gruppo di insegnanti, per la maggioranza donne, madri, mogli, figlie … Avremmo voluto scrivere una storia di Natale a lieto fine, ma così non è, perché mentre fuori si respira aria di festa, di serenità e di abbondanza, nelle nostre case accade il contrario: il lavoro, che è fonte di sostentamento, di serenità e in parte dignità, a noi è stato negato. Questa è una vicenda che dura da ormai tre lunghi anni, a causa di una “interpretazione” regionale, su un ricorso nazionale. Spiegheremo meglio: mentre in quasi tutta Italia il rigetto di un ricorso ha comportato solo il prevedibile epilogo, in Basilicata ha causato danni economici, perché non si ha la possibilità di lavorare, e morali, perché si viene giudicati su basi astratte e psicologiche, perché dopo anni di servizio prestato è dura riuscire ad accettare di stare a casa. Abbiamo tentato invano di dare voce alle nostre storie, contattando chiunque potesse darci una mano ed è per questo motivo che ora facciamo un ennesimo tentativo. Nella nostra terra, ci sono un gruppo di lavoratrici che con forza chiedono di riavere i diritti negati e poter vivere serenamente almeno il prossimo Natale, così come lo hanno vissuto i personaggi che hanno contribuito a creare questo immenso disagio.
BUONE FESTE
GRUPPO DIPLOMATI MAGISTRALE
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