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venerdì 8 dicembre 2023

DIRITTO ALLA SALUTE NEGATO IN BASILICATA. NON RIUSCIVA AD AVERE LA PRENOTAZIONE E SI È RIVOLTA ALLA MAGISTRATURA: “LA ASM PROVVEDA AD ESEGUIRE L’ESAME COME RICHIESTO ALLA PAZIENTE”. ORDINANZA CONFERMATA

POVERI NOI! QUANDO IL DIRITTO ALLA SALUTE DEVE PASSARE PER LE AULE DEI TRIBUNALI! REGIONE E ASM SOTTO SCACCO. LA NOTIZIA E’ LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK


Confermata l’ordinanza dei giudici di Matera con cui si intimava all'Azienda sanitaria di Matera (Asm) di provvedere "con sollecita urgenza" ad eseguire una "risonanza magnetica addome completo con mezzo di contrasto epatospecifico" ad una donna "in stato di indigenza". La paziente, infatti, pur avendo una apposita prescrizione medica con priorità B (esame da eseguirsi in dieci giorni) non riusciva ad ottenere alcun appuntamento presso l'ospedale di Matera. Da qui il ricorso legale che è stato accolto e l’esame è stato eseguito.

In particolare, i magistrati hanno riaffermato il diritto alla salute come diritto fondamentale dell’Uomo tutelato dall’art.32 della Costituzione senza distinzione alcuna a cominciare proprio da quei cittadini che non possono permettersi prestazioni a pagamento.

Insomma, si tratta di una sentenza che costringe le istituzioni sanitarie (Regione, Asl) a garantire il diritto allo svolgimento di prestazioni diagnostiche e sanitarie come richiesto dai medici per i propri assistiti. Allo scopo il Servizio sanitario regionale, nel caso la Asm, deve organizzarsi per garantire tale diritto.

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