FALLITA L’ENNESIMA TRUFFA
AGLI ANZIANI. QUALE TECNICA AVEVA USATO LA TRUFFATRICE? E DOVE SI E’ VERIFICATO
IL FATTO? LE RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE
FONTE COMANDO PROVINCIALE
CARABINIERI POTENZA
POTENZA: TRUFFA AI DANNI DI ANZIANI. I CARABINIERI ARRESTANO 51ENNE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI
Nella giornata di lunedì scorso, i Carabinieri della Compagnia di Potenza hanno arrestato una 51enne della provincia di Napoli per truffa aggravata ai danni di anziano portata a termine con la tecnica del finto parente.
Il pensionato, in particolare, è stato contattato telefonicamente da un sedicente direttore postale il quale gli riferiva del mancato pagamento di alcune fatture da parte del nipote per un importo complessivo di 4.800 euro. Per non incorrere in conseguenze peggiori, il sedicente direttore prospettava la possibilità all’anziano di consegnare la somma in contanti ad un suo incaricato che di lì a poco si sarebbe presentato a casa sua.
L’anziano non è caduto nella trappola chiamando immediatamente il numero unico di emergenza 112.
I Carabinieri della Centrale Operativa di Potenza, intuito immediatamente l’inganno, hanno tranquillizzato l’anziano ed allertato i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia che si sono portati sul posto per attendere l’arrivo del complice della truffa.
Dopo poco i militari dell’Arma hanno bloccato una donna di 51 anni della provincia di Napoli recatasi dall’anziano per ritirare il danaro. Una volta identificata, la stessa è stata dichiarata in stato di arresto per truffa aggravata e posta a disposizione dell’Autorità giudiziaria potentina.
A seguito di convalida da parte del GIP del Tribunale di Potenza, la donna è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma nel comune di residenza.
Una storia a lieto fine per l’anziano signore che, come ricordano i Carabinieri nelle numerose campagne di sensibilizzazione promosse anche nella provincia di Potenza, ricorrere al numero di emergenza 112 o ai presidi dell’Arma “Aiuta ad essere Aiutati”.
Si rappresenta che per l’arrestata il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui vige il principio di presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.
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