LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13.7.15
ROTONDELLA – Se
cinquant'anni per una cooperativa agricola vi sembrano pochi dovete
leggere la monografia “Cooperativa Trisaia. 50 anni di cooperazione
e trasformazioni agrarie a Rotondella”, edita da Archivia e scritta
da Battista D'Alessandro, giornalista, e da Vincenzo Montesano,
ricercatore del Cnr. Vi troverete nomi e cognomi, fotografie, storie,
che rappresentano uno “spaccato” delle trasformazioni del settore
primario di una parte importante del Metapontino dal dopoguerra ai
giorni nostri. La
coop rotondellese, infatti, ha festeggiato nel 2014 il mezzo secolo
di vita pur essendo stata formalmente costituita il 23 maggio del
1963, con atto rogato dal notaio Nicola Ricciardulli ed è, con
riferimento alla pianura jonica lucana, una delle poche ancora in
vita. A costituirla 20 soci, tutti agricoltori per tradizione o
proprietari, in un territorio, quello di Rotondella, solo
marginalmente interessato dall’opera della Riforma fondiaria. Nel
testo anche l'elenco di quanti si sono avvicendati alla guida della
coop dall'esponente della Coltivatori Diretti Cherubino Montesano,
all’avvocato Nicola Palmieri, all’insegnante Nicola Bianco, al
sindaco di Rotondella degli anni '70 Tonino Bianco poi consigliere ed
assessore regionale, a Giuseppe Acinapura, in carica dal 2000. Una
cooperativa nata per fornire servizi ai propri soci le cui aziende
erano prevalentemente dedite alla cerealicoltura ed all’allevamento
di bovini che ha saputo interpretare tutti i cambiamenti maturati con
la realizzazione del sistema irriguo, l'intervento che ha mutato il
volto della Trisaia trasformandola in una area a forte vocazione
frutticola. Il volume si apre con una presentazione del presidente
Acinapura in cui vengono evidenziati gli obiettivi raggiunti e
ricordati i protagonisti che hanno contribuito ad interpretare nel
migliore dei modi i cambiamenti produttivi nell'agro di Rotondella.
Prefazione di Carmelo Mennone, direttore dell'Azienda sperimentale
“Pantanello” dell'Alsia.
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