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venerdì 24 luglio 2015

VALSINNI. AL VIA LA TRADIZIONALE RASSEGNA DI PRO LOCO E COMUNE

EVENTI DELL'ESTATE NEL NOME DI ISABELLA


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.7.15


  
Nel nome della poetessa Isabella Morra prenderà il via, oggi, a Valsinni, la XXVesima edizione della rassegna “L'estate di Isabella”. L'iniziativa, a cura della Pro loco in collaborazione col Comune, ha avuto un prologo con uno spettacolo di falconeria e l'intervento di Michele Mirabella, già nei panni di Benedetto Croce in una commedia di Dacia Maraini dedicata alla vicenda che si svolse nel '500. Vicenda a cui è ispirato il “cartellone” del sito annoverato da Vanity fair fra i 14 borghi più romantici d'Italia ed insignito della Bandiera arancione di turismo culturale di qualità dal Touring club italiano. Così, la rassegna andrà avanti fino al 9 agosto nelle serate di venerdì, sabato e domenica e dal 10 al 30 agosto ininterrottamente. Nel castello feudale sarà visitabile, dalle 19, ingresso 2 euro, la mostra “Benedetto Croce: da Napoli a Valsinni sulle orme di Isabella”. Inoltre, secondo un calendario settimanale, saranno allestiti spettacoli teatrali, dalle 20.30, biglietto 5 euro, che scandiranno le tappe della vita e dell'itinerario poetico d'Isabella. La novità 2015 è il dramma “Isabella Morra”, scritto e diretto da Antonio Montemurro ed allestito in collaborazione tra Talia teatro di Matera e Il gafio di Valsinni. Lo spettacolo andrà in scena dal 24 luglio al 9 agosto (domenica) e dal 10 al 30 agosto (mercoledì e domenica). Sempre dal 24 luglio al 9 agosto (venerdì e sabato) e dal 10 al 30 agosto (lunedì, giovedì e venerdì) sarà riproposto “Il borgo racconta”, di Ninì Truncellito e Mimmo Rago. Dal 10 al 30 agosto (martedì e sabato) andrà in scena “Il soldato fanfarone”, dalla commedia “Miles gloriosus” di Plauto, rivisitata da Truncellito. Come di consueto, i “Cenacoli sotto le stelle”, allietati da menestrelli, permetteranno di gustare, a 18 euro, bevande escluse, i piatti tipici di Valsinni e di ascoltare i canti che raccolgono il messaggio di Isabella e lo fanno risuonare nei luoghi che furono teatro della sua vita.

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