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sabato 25 luglio 2015

POLICORO. PER IL CASO DI ROSALBA PASCUCCI UN ANNO DI RECLUSIONE A CARLO CAPODIFERRO. ASSOLTO GIOVANNI MANOLIO

MORI' PARTORENDO DUE GEMELLI. CONDANNATO UNO DEI GINECOLOGI

IL MARITO DELLA DONNA ESPULSO DALL'AULA: “UNA SENTENZA VERGOGNOSA”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.7.15 


POLICORO – Si è concluso con una condanna ed una assoluzione il processo per la morte di Rosalba Pascucci avvenuta nell'ospedale Giovanni Paolo II nella notte tra il 7 e l'8 settembre del 2010 per le complicanze di un parto cesareo in cui aveva dato alla luce due gemellini. Il ginecologo dell'ospedale del centro jonico condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa, è Carlo Capodiferro, imputato di omicidio colposo in concorso. Capodiferro, a cui sono state concesse le attenuanti generiche, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali. Il suo collega assolto, invece, per “non aver commesso il fatto” è Giovanni Manolio. Anche per lui il capo di imputazione era quello di omicidio colposo in concorso. L'accusa, sostenuta da pubblico ministero Rosanna De Fraia, aveva chiesto la condanna per Manolio ad un anno e 2 mesi di reclusione e per Capodiferro ad un anno e sei mesi. Il dispositivo della sentenza del giudice monocratico Giuseppe Disabato è arrivato nella tarda serata di giovedì scorso al termine dell'ultima udienza del processo. Le motivazioni, invece, saranno depositate dal tribunale nell'arco di un mese. Ed appena diffusa la notizia della condanna e dell'assoluzione di sono avute le prime reazioni. L'avvocato Antonio Cantasano, difensore di Manolio, ha dichiarato: “Sono soddisfatto della sentenza. Io ho sempre creduto nell'innocenza del mio assistito. Il tribunale ha accolto pienamente la mia tesi difensiva”. L'avvocato Rita Milano, che nel processo, tutelava la famiglia di Andrea Buongiorno, il marito di Pascucci, invece, ha definito la sentenza “mortificante e sconcertante. Non sono affatto soddisfatta della decisione del tribunale di Matera”. “Dichiaro senza mezzi termini – ha aggiunto Buongiorno – che si è trattato di una sentenza vergognosa. Non ho parole. Sono deluso dalla magistratura italiana”. Buongiorno, espulso dall'aula nel corso dell'ultimo dibattimento di giovedì scorso per intemperanze, ha annunciato alla Gazzetta del mezzogiorno che si trasferirà con la famiglia da Bernalda, dove ha vissuto sinora, in Veneto. Ricordiamo che Rosalba Pascucci, di Bernalda, aveva 32 anni al momento della sua morte ed era alla sua seconda gravidanza. Per la famiglia godeva di ottima salute quando partorì due gemellini con taglio cesareo. Ma in tre ore la gioia, nella notte tra il 7 e l'8 settembre del 2010, si trasformò in tragedia.


PER I PARENTI, LA DONNA ERA IN PIENA SALUTE

AVEVA 32 ANNI ED ERA ALLA SUA SECONDA GRAVIDANZA

POLICORO - “Rosalba Pascucci aveva 32 anni, viveva a Bernalda ed era alla sua seconda gravidanza. Per i suoi familiari era “in piena salute” ma la sua vita è terminata a Policoro (Matera) poco dopo un parto cesareo in cui ha dato alla luce due gemelli”. La notizia, diffusa l'8 settembre 2010, colpì l'Italia. “Me l’hanno ammazzata”, disse Andrea Buongiorno, marito e padre disperato, ai giornalisti. Furono aperte tre inchieste sul caso: dall’Asl di Matera; dalla Procura della Repubblica di Matera, che fece sequestrare la cartella clinica; dal Ministero della Salute, retto allora da Ferruccio Fazio, congiuntamente alla Regione Basilicata, con l'assessore dell'epoca Attilio Martorano. I medici che avevano eseguito il cesareo, Paolo Capodiferro e Giovanni Manolio, furono indagati e poi rinviati a giudizio per omicidio colposo in concorso. Ieri la conclusione del processo a loro carico.


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