LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.7.15
L'on. Cosimo Latronico, parlamentare
lucano di Nova Siri, è contro le trivelle nello Jonio. Lo si evince
dal tenore di una sua interrogazione presentata al ministro
dell’Ambiente , della Tutela del territorio e del mare, Gian Luca
Galletti, sulla “procedura di valutazione d'impatto ambientale per
la fase di indagini sismiche 3D del permesso di ricerca di
idrocarburi localizzato nel golfo di Taranto richiesto dalla società
Enel Longanesi developments srl. Il progetto prevede l'operazione di
acquisizione sismica a mare – ha scritto Latronico - attraverso
strumentazione idonea all'individuazione di accumuli di idrocarburi
gassosi nel sottosuolo marino che potrebbe provocare indubbi effetti
negativi sui Comuni ubicati lungo la costa sul comparto turistico,
interessando la parte costiera con alterazione delle correnti e
dell'equilibrio ecologico del mare, in un'area dove sono presenti
diverse attività e produzioni agro - alimentari di pregio. Inoltre
il sito individuato ha un alto valore naturalistico in quanto sono
presenti habitat marini naturali ed anche specie da proteggere e
nell'area interessata è presente anche la Riserva naturale regionale
Bosco Pantano di Policoro”. Insomma, trivelle vade retro, sembra
affermare il deputato “azzurro” che, così, ha continuato:
“Esiste un'ampia letteratura scientifica prodotta a livello
mondiale da prestigiosi istituti di ricerca che hanno analizzato gli
effetti che potrebbero avere sui cetacei le attività di ricerca di
idrocarburi in mare e le eventuali successive fasi di trivellazione
con tecnologie (Air gun) basate sulla emissione di onde acustiche ad
elevata energia in grado di creare danni irreversibili agli apparati
uditivi dei cetacei presenti nel mar Jonio”. Allora? Latronico:
“Alla luce di tutto ciò e delle nette opposizioni di
amministrazioni comunali, cittadini e associazioni, chiedo al
ministro di conoscere quali iniziative intenda assumere per evitare
la realizzazione di progetti di trivellazione nello Jonio in quanto
incompatibili con la vocazione economica, agricola e turistica, dei
territori interessati”.
Nessun commento:
Posta un commento