CHIESTO
UN INCONTRO-RETTIFICA CON IL MINISTRO ALFANO, LA PRESIDENTE DELLA
CAMERA BOLDRINI, IL PRESIDENTE DEL SENATO GRASSO
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.6.16
POLICORO – Noscorie Trisaia, l'associazione nata nei frangenti della battaglia contro il cimitero atomico di Terzo Cavone, novembre 2003, è finita, con altre due organizzazioni ambientaliste storiche di Basilicata, ScanZiamo le scorie e la Ola, nel “libro nero” dei “cattivi”del ministro degli Interni Angelino Alfano vale a dire nel Rapporto sullo stato dell’ordine, della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata per l’anno 2014. Ma l'associazione, divenuta nel tempo ambientalista a tutto tondo, non ci sta. Ed ha chiesto un incontro al titolare degli Interni ed ai presidenti del Senato, Pietro Grasso, e della Camera, Laura Boldrini. Il portavoce Felice Santarcangelo ha spiegato: “Vogliamo una rettifica di quanto affermato nel Rapporto. Noi siamo democratici, pacifici, non violenti”. Ma cosa si sostiene nel documento “sotto inchiesta”? Si sostiene, alle pagine 931 e 932, che “è stata attenzionata (in riferimento al 2014, ndr) la campagna contro le trivellazioni petrolifere in Basilicata, da tempo al centtro dell'impegno di sodalizi d'area ecologista più volte scesi in piazza con manifestazioni di protesta ed inizative volte a stigmatizzare i conseguenti danni per la salute pubblica. Tra le associazioni che hanno mostrato maggiore dinamismo Noscorie Trisaia, ScanZiamo le scorie e la Ola”. Nel testo, altresì, si fa esplicito riferimento a “minacce chiaramente ricollegabili alla vertenza (petrolio, ndr) ricevute dal presidente della Regione”. Ma Santarcangelo: “Siamo stati “attenzionati” per democrazia, pacifismo e non violenza. In oltre 10 anni di attivismo sul territorio jonico e lucano sono state condotte numerose iniziative informative e di sensibilizzazione, manifestazioni di piazza pacifiche e non violente, autorizzate e documentate dalle forze di polizia locali, a tutela dell’ambiente, delle economie locali, dei diritti civili, della salute pubblica e anche contro la criminalità organizzata. Iniziative che si sono svolte nel rispetto della democrazia. Siamo stati “attenzionati” perché applichiamo i diritti della Costituzione? Per l’eccesso di democrazia manifestato con azioni pacifiche e non violente? Perchè abbiamo sempre rispettato la legge? Perché mai dobbiamo trovarci in un calderone dove le azioni per la difesa del territorio sono accomunate a criminalità organizzata ed ordine pubblico? Gradiremmo risposte e rettifiche dalle massime cariche dello Stato”.
E
SCANZIAMO LE SCORIE HA
SCRITTO AD ALFANO: “NOI
SIAMO QUELLI DELLA MARCIA
DEI CENTOMILA, UNA
BATTAGLIA DI CIVISMO”
SCANZANO
JONICO - “Caro ministro Angelino Alfano noi siamo quelli della
marcia dei centomila del 23 novembre 2003. Altro che inserimento nel
Rapporto sullo stato della sicurezza pubblica e sulla criminalità
organizzata 2014!” Lo hanno scritto al titolare degli Interni i
dirigenti dell'associazione ScanZiamo le scorie, nata dopo il
Decreto, del 13 novembre 2003, con cui il Governo Berlusconi
destinava nel salgemma di Terzo Cavone i rifiuti nucleari d'Italia.
L'associazione da allora non ha mai smobilitato e si è resa parte
attiva nel movimento No triv entrando nel Rapporto per il suo
“dinamismo”. “Ma ogni nostra azione in difesa della nostra
terra – è stato evidenziato nella nota - è caratterizzata da
atteggiamenti civili, pacifici e tolleranti”.
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