IL PRIMO CITTADINO FA SAPERE CHE IL COMUNE NON È UN UFFICIO DI COLLOCAMENTO E CHE LA GENTE NON DEVE RECARSI IN MUNICIPIO PER CHIEDERE OCCUPAZIONE
La festa per la vittoria del Movimento civico scanzanese |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.61.6
SCANZANO
JONICO – E' stato eletto sindaco da pochi giorni ma già ha
ricevuto minacce verbali da parte di un disoccupato che gli ha
mostrato pure il coltello, chiuso, che aveva in mano. E' accaduto al
primo cittadino del centro jonico, Raffello Ripoli (Movimento civico
scanzanese), oggetto, giovedì scorso, di uno spiacevole fatto di
cronaca. Un uomo senza lavoro, che già in passato aveva protestato
davanti al municipio per la mancanza di occupazione, ha raggiunto
l'amministratore pubblico mentre si trovava nell'ufficio tecnico, nel
Palazzaccio baronale, chiedendogli un impiego. Ai tentativi di
risposta del primo cittadino il disoccupato ha inveito contro di lui
e lo ha seguito nel mentre si allontanava dagli uffici. E quando il
sindaco era in auto con un amico ha impugnato un coltello. Ma ecco
come Ripoli ha raccontato i fatti: “Premetto che non vorrei si
esasperassero le cose. L'uomo in questione è venuto a chiedermi un
lavoro ma il suo stato non era, come dire, legittimo. Poi, ha
continuato ad inveire contro di me e, dopo che ero salito in
macchina, ho visto che aveva un coltello in mano anche se era chiuso.
Non ho fatto denuncia, al momento, alle forze dell'ordine. Dovevo
tornare, però, in municipio per firmare alcuni atti ed ho dovuto
chiamare per dire che non potevo andare subito. Quando sono arrivato
ho trovato la Polizia di Stato al Comune dove c'èra da firmare anche
una ordinanza urgente”. Insomma, il neo primo cittadino pare aver
capito lo stato d'animo di chi aveva bisogno. “E che non era del
tutto lucido. Ho interpretato l'accaduto come in gesto di rabbia e di
disperazione pur se non giustificabile”. Poi, Ripoli ha chiesto di
poter lanciare un messaggio tramite la Gazzetta: “Il Comune non è
un ufficio di collocamento. Il sindaco deve operare per creare
economia. La gente eviti di venire in municipio a chiedere
occupazione. L'ente, oltretutto, non può assumere nessuno. E se pur
si potessero fare assunzioni, le faremmo come previsto dalla legge,
tramite il collocamento. Io non mi farò consegnare dai disoccupati i
loro libretti di lavoro per chiedere posti alla imprese. I cittadini
si rivolgano agli imprenditori non al sindaco od agli asessori od ai
consiglieri comunali. Chi chiede lavoro potrà venire qui anche con
le bombe ma noi non opereremo per dare risposte personali quanto per
riattivare il circuito virtuoso dello sviluppo economico”.
Nessun commento:
Posta un commento