NEL MIRINO L’ACCORDO QUADRO DI 44 MILIONI PER LA MANUTENZIONE DI RETI E FOGNATURE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE ILQUOTIDIANODELSUD.IT
ACQUEDOTTO LUCANO, IN 17 RISCHIANO L’ARRESTO
LEO AMATO
IN 17, TRA IMPRENDITORI E FUNZIONARI DI ACQUEDOTTO LUCANO, RISCHIANO L’ARRESTO. NEL MIRINO L’ACCORDO QUADRO DA 44 MILIONI PER LA MANUTENZIONE DI RETI IDRICHE E FOGNARIE. FISSATI GLI INTERROGATORI PREVENTIVI DAL GIP DI POTENZA PER IMPRENDITORI E FUNZIONARI
CORRUTTELE e affidamenti
pilotati. E’ questo il tema dell’inchiesta che nei prossimi giorni potrebbe
portare all’arresto di 17 persone, tra imprenditori e funzionari di Acquedotto
lucano spa. E all’interdizione di 4 società attive nella manutenzione delle
reti del sistema idrico lucano.
Notificati nei giorni scorsi i 17 inviti a comparire davanti al gip Lucio
Setola per gli interrogatori preventivi all’emissione delle misure cautelari
richiesti dal pm Elena Mazzilli. Sulla scorta dell’ultima riforma del codice di
procedura penale introdotta per volontà del ministro della Giustizia, Carlo
Nordio.
L’appuntamento nel Tribunale
di Potenza è per il 6 novembre. Quella sarà l’occasione in cui gli indagati
potranno fornire la loro versione dei fatti per scongiurare misure restrittive.
Ferma restando la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Al centro degli accertamenti della sezione pubblica amministrazione della
squadra mobile di Potenza è finita una presunta turbativa della gara per
l’assegnazione dei 17 lotti del “servizio di manutenzione, di pronto
intervento, migliorie programmate ed urgenti su reti idriche e fognarie”. Un
accordo quadro da 43milioni di euro complessivi. Chiuso a giugno del 2023 dalla
Stazione unica appaltante della Regione Basilicata, per conto di Acquedotto
lucano spa.
Stando a quanto accertato dagli inquirenti, infatti, vi sarebbe un’intesa preventiva
tra diversi degli imprenditori interessati ad accaparrarsi questo o quel lotto
per non farsi concorrenza al ribasso tra loro.
Tra i capi d’imputazione
formulati dal pm, però, ci sarebbero anche altre vicende collaterali, di natura
corruttiva, e alcune molto più risalenti nel tempo. Praticamente contestuali a
un caso già balzato agli onori delle cronache nel 2018. Quando due persone
vennero arrestate per una tentata estorsione a sfondo sessuale ai danni di un
dipendente di Acquedotto lucano spa.
In quest’ultima inchiesta della procura di Potenza risulta indagato un singolo
dirigente della società di proprietà della Regione e di 119 comuni lucani su
131, che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata.
L’amministratore unico in carica Alfonso Andretta, invece, non risulta tra gli
indagati.
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