LO HANNO SOSTENUTO I GOVERNATORI
PITTELLA, OLIVERIO ED EMILIANO
“SI AL CONFRONTO CON RENZI”
IL GOVERNATORE LUCANO: RISPETTO GLI
ACCORDI DEL 1998 E DEL 2006 CHE NON HO FIRMATO IO”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.7.15
“Si al confronto col Governo Renzi
per il ritiro della autorizzazione alla Enel Longanesi e per il no
alle trivelle nello Jonio. Altrimenti azioni legali e di protesta,
sino al referendum”. Lo hanno detto a Policoro nel corso della
contestata manifestazione anti trivellazioni nel Golfo di Taranto il
sindaco del centro jonico, Rocco Leone (FI); il presidente del
Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna; ed i presidenti delle
Giunte regionali di Basilicata, Marcello Pittella, Calabria, Mario
Oliverio, e Puglia, Michele Emiliano, tutti del Pd. “Se il dialogo
col Governo non funzionerà – ha detto Leone – chiederò ai tre
“governatori” ed ai parlamentari di staccare la spina al Governo
Renzi. Ai contestatori dico di avere fede. Se stanno protestando è
grazie al sottoscritto. E le proteste di “Noi con Salvini” sono
fuori luogo. La battaglia per il Sud la debbono fare i meridionali”.
E “no alle trivelle in Adriatico e Jonio” ha ribadito anche il
presidente del Consiglio regionale della Puglia, Introna, che ha
invocato anche un “rapporto corretto tra organi dello Stato ed
istituzioni che rappresentano le comunità”. Insomma, abbiamo
incalzato, non più Ilva di Taranto ed Itrec di Rotondella?
“Distruggere l'industria del turismo e la cultura per il petrolio
non vale la pena. Ma l'Europa blocchi gli Stati petroliferi
dell'Adriatico”. Poi abbiamo sentito Pittella. Una intervista
difficile interrotta spesso da fischi, improperi contumelie:
“Chiederemo la modifica della legge che ha creato una moratoria per
Venezia includendo lo Jonio o che si faccia il piano delle aree per
estrazioni in mare con intese con le Regioni. E noi diremo no.
Altrimenti saremo pronti anche al referendum. Ma con le istituzioni
si parla. Staccare la spina al Governo Renzi? Noi lavoreremo per la
revoca dell'autorizzazione alla Enel Longanesi e perchè i nostri
mari non vengano utilizzati per esplorazione ed estrazioni”. Ovvia
la nostra domanda sulle contestazioni relative alle mancate proteste,
come quella di ieri per il mare, per le estrazioni sulla terra ferma.
E Pittella: “Lo Sblocca Italia ha sancito il rispetto degli accordi
del 1998 e del 2006. Li rispetteremo. Dobbiamo arrivare a 154mila
barili al giorno contro gli 80mila di oggi”. Significherà il
raddoppio delle trivelle? “No. Significcherà rispetto di accordi
che non ho firmato io”. E “no alle trivelle per terra e per mare”
ha dichiarato Oliverio: “Vogliamo energia pulita non interventi che
distruggono l'ambiente. Si tratta di costruire dialogo e confronto
considerando la nostra posizione come punto di forza per la crescita
e lo sviluppo del Paese. Ci siamo opposti a tutte le richieste di
trivellazione. Il mio primo atto da “governatore” è stato quello
di impugnare la norma che prevede poteri sostitutivi da parte del
Ministero dello sviluppo economico”. Infine Emiliano, giunto a a
comizio quasi finito. Siamo riusciti a rivolgergli qualche domanda
mentre si recava sul palco: “Questa del petrolio è una
contraddizione rispetto agli accordi per la la riduzione delle
emissioni di CO2 nell'atmosfera. Ed andare a cercare petrolio di
bassa qualità dopo l'accordo Iran - Usa mi sembra una follia. I
Paesi occidentali saranno invasi da petrolio di qualità e noi
andiamo a bucare i mari creando interferenze di ogni genere. La
Puglia ha impugnato tutti gli articoli dello Sblocca Italia”. La
stanno aspettando per difendere le istituzioni dai contestatori. Cosa
dirà? “Non lo so. Mi chiede qualcosa su fatti che non conosco”.
Se il Governo Renzi non ritira l'autorizzazione già rilasciata nello
Jonio gli toglierete la fiducia? “Fate domande correte”. E'
quanto ha chiesto il sindaco di Policoro. “Andiamo...”. Poi, lo
scontro coi contestatori e la canzone “Bella ciao” finale.
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