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martedì 14 luglio 2015

POLICORO. NOSCORIE TRISAIA, MEDITERRANEO NO TRIV E KARAKTERIA NON PARTECIPANO ALLA MANIFESTAZIONE DI DOMANI ED ATTACCANO LE ISTITUZIONI

TRIVELLE IN MARE, “LE SFILATE CON LE CRAVATTE NON SERVONO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.7.15

  
POLICORO - “Basta con le sfilate di cravatte al sole. Domani le Regioni Puglia, Basilicata e Calabria, manifesteranno sul nostro lungomare non si è capito contro chi. Nelle locandine, ad esempio, non è minimamente citato il Governo Renzi”. Lo ha detto, tutto d'un fiato, Felice Santarcangelo, portavoce di Noscorie Trisaia, una delle associazioni che da anni più si è battuta contro le estrazioni petrolifere nella nostra regione. Con lui, in conferenza stampa, anche Giovanna Bellizzi, portavoce di Mediterraneo no triv, ed Ivano Farina, di Karackteria. Tre sigle “storiche” del movimento anti petrolio impegnatissime nel contrastare il proliferare delle trivelle. E che hanno sempre addossato grosse responsabilità in merito alla classe dirigente lucana. Ancora Santarcangelo: “Grosse responsabilità del presidente Marcello Pittella e dei suoi predecessori in tutta questa storia di colonizzazione da parte delle società petrolifere prima della terra lucana ed ora del mar Jonio. E' dal 2008 che manifestiamo contro le estrazioni di idrocarburi in terra e mare e se non ci fossero state le azioni di contrasto di cittadini, movimenti e qualche Comune, le trivelle le avrebbero piantate da parecchio anche nel Golfo di Taranto. Le istituzioni facciano le istituzioni ed adottino atti concreti se vogliono salvare il mare e gli ultimi pezzi di territorio rimasti”. Atti concreti elencati da Bellizzi: “Regioni e Comuni presentino il ricorso al Tar del Lazio contro l'autorizzazione D79 rilasciata alla Enel Longanesi per la ricerca di idrocarburi con la tecnica Air gun nello Jonio. Referendum sull'art.35 del Decreto Sblocca Italia (lo possono chiedere le Regioni senza firme). Applicazione del principio di precauzione con ordinanza a tutela del territorio e della costa da parte dei Comuni. Richiesta di Imu e creazione di una tassa comunale ad hoc per impianti pericolosi e potenzialmente inquinanti. Richiesta di polizze fideiussorie per un minimo di 30 anni alle società petrolifere. Ed i parlamentari di impegnino per far approvare un Decreto legge che escluda il Golfo di Taranto da qualsiasi trivellazione in base al principio di precauzione cosi come accaduto per quello di Venezia”. A Policoro, intanto, domani, non ci sarà neanche il Comitato popolare Mò basta che ha definito la manifestazione programmata da Regioni e Comuni “una farsa”. Ci sarà, al contrario, l'Ugl di Basilicata.

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