IL TENTATO OMICIDIO DEL TITOLARE DEL
CLUB 106
DECISIONE DEL GIP DI MATERA ANGELA ROSA
NETTIS
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10.7.15
SCANZANO JONICO – Il giudice delle
indagini preliminari del tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, ha
convalidato nella mattinata di ieri i fermi decisi dal pubblico
ministero Annafranca Ventricelli a carico di Giuseppe De Padova e di
Anna Conforte in merito al tentato omicidio di Pierluigi Sinisgalli.
Il grave fatto di cronaca è avvenuto alle 0.15 della notte tra
sabato e domenica scorsi appena fuori dall'ingresso del locale
notturno “Club 106”, in via Provinciale 2, di cui il ferito è
titolare oltre che gestore. Nuovi sviluppi sul caso, intanto, sono
attesi dopo che Sinisgalli, 37 anni, mercoledì pomeriggio, è stato
sentito da inquirenti ed investigatori nel suo letto del reparto di
rianimazione dell'ospedale di Policoro dove è ricoverato in prognosi
riservata. De Padova, di Scanzano Jonico, 37 anni, pregiudicato, e
Conforte, di Policoro, 28 anni, incensurata, sono accusati in
concorso di tentato omicidio e di detenzione illegale e porto abusivo
di arma da fuoco. Presumibilmente la pistola da cui, secondo
l'accusa, sarebbe partito il colpo che ha ferito gravemente il
titolare del “Club 106”. Per effetto della decisione del gip, De
Padova si trova rinchiuso nel carcere di Matera, Ferrante in quello
femminile di Potenza. Ovviamente, adesso, i legali dei due accusati
stanno approntando le strategie difensive. “A breve – ha fatto
sapere l'avvocato Pietro Damiano Mazzoccoli, difensore del 37 enne di
Scanzano Jonico – chiederò che il mio assistito venga sottoposto
ad interrogatorio. Nell'udienza di convalida di mercoledì mattina,
infatti, egli si è avvalso della facoltà di non rispondere. Troppo
breve il tempo a mia disposizione per studiare gli atti a suo carico.
Interrogatorio, perciò, slittato”. E la decisione assunta da De
Padova ha impedito di approfondire le contestazioni a lui rivolte ed
anche di “indagare” sul movente alla base del tentato omicidio.
Diversa, invece, la strategia di Conforte che ha risposto alle
domande nel corso dell'interrogatorio di convalida svoltosi nel
carcere di Matera. Probabilmente, il suo legale, Maria Delfino,
ricorrerà al Tribunale del riesame di Potenza chiedendo la
remissione in libertà della 28enne di Policoro. Si attende ancora,
altresì, la decisione del gip Nettis sulla richiesta di custodia
cautelare in carcere chiesta dal pm Ventricelli per il “terzo uomo”
del gruppo ritenuto responsabile del ferimento di Sinisgalli. “Terzo
uomo”, un pugliese, in stato di libertà poichè la sua posizione
sarebbe stata ritenuta “marginale”, favoreggiamento, in base alle
risultanze delle indagini condotte dalla magistratura e dagli uomini
della Polizia di Stato, commissariato di Policoro, Squadra mobile,
Sezione scientifica.
LA VITTIMA
PROGNOSI RISERVATA MA IN MIGLIORAMENTO
POLICORO - “Le condizioni di
Pierluigi Sinisgalli, 37 anni, ricoverato nel reparto di rianimazione
del nostro ospedale per gli effetti di un colpo d'arma da fuoco sono
lievemente migliorate ma egli è tutt'ora in prognosi riservata”.
Lo ha dichiarato ieri, attorno alle 14, alla Gazzetta, il direttore
sanitario del nosocomio del centro jonico, Francesco Dimona, che, nel
contempo, è anche primario della rianimazione. “Il paziente – ha
spiegato il nostro interlocutore - è da considerare delicato, da
monitorare in modo continuo 24 ore su 24, in terapia intensiva. Egli,
tuttavia, è sveglio, lucido, orientato”. Tanto da aver ricevuto la
visita - interrogatorio, mercoledì pomeriggio, da parte degli
inquirenti e degli investigatori che indagano sul tentato omicidio di
cui è rimasto vittima.
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