TENTATO OMICIDIO DI PIERLUIGI
SINISGALLI
SI CERCANO RISCONTRI SULLE
RESPONSABILITA' INDIVIDUALI E SUL MOVENTE
SCANZANO JONICO – Chi ha sparato lo
ha fatto per uccidere. Solo per un miracolo Pierluigi Sinisgalli, 37
anni, titolare e gestore del night “Club 106”, in via provinciale
2, ha avuto salva la vita dal proiettile che gli ha lesionato milza
ed addome. Dai primi dati oggettivi la Polizia di Stato, che
conduce l'inchiesta sul grave fatto di cronaca ha individuato i tre
soggetti che sarebbero coinvolti. Attorno alle 19, nel
Commissariato della Polizia di Stato di Policoro, il magistrato
incaricato, Annafranca Ventricelli, stava ascoltando testimoni. Si
cercano riscontri sul ruolo dei tre nella vicenda e su chi
materialmente ha sparato il colpo di pistola che ha ferito gravemente
Sinisgalli. Si cercano riscontri anche sul movente. Solo alla fine
degli interrogatori il magistrato prenderà le sue decisioni. Domani,
sicuramente, se ne saprà di più su responsabilità, nomi e cognomi,
movente. Sinisgalli, intanto, è in coma farmacologico nel reparto di
rianimazione dell'ospedale di Policoro.
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