NELLA FINALE IN THAILANDIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.8.15
POLICORO - Vito Antonicelli, 8 anni, è
da ieri il vice campione del mondo di muay thay, categoria kids.
Nella finale disputata a Bangkok, in Thainlandia, nel corso del Royal
World Cup 2015, il campioncino policorese ha perso ma da un
avversario più grande di lui che gareggiava in casa,
il thailandese Nattawut Chikchak. Emozionato, il padre
del ragazzino, Gianni, che ha seguito il suo “giovanotto” sin
dall'inizio della scelta per questo sport. “Vito ha lottato come un
leone per tutti e tre i round – ha detto Gianni - ma non è
riuscito a vincere sul ring. Per me, però, lui ha vinto lo stesso.
Grandissimo amore di papà, questa medaglia d'argento mondiale te la
sei guadagnata”. Ovviamente, la notizia dell'esito dell'incontro,
subito diffusa su facebook, ha fatto il giro della città. Tantissimi
i messaggi di amici, tifosi, gente semplice che ha voluto esternare
la sua gioia per un titolo che, indubbiamente, è un onore per
Policoro e per tutta la Basilicata. Non è da tutti ed in tutti gli
sport avere tra i propri concittadini un vice campione del mondo!
Oltretutto, Vito, lo ricordiamo, gareggia per la locale
Associazione sportiva dilettantistica Black corner, guidata
dall'allenatore, Nicola Carella. “Vito – ha scritto Carella sul
suo sito facebook appena finito il match – ha perso ai punti contro
un forte bimbo thailandese. Sono orgoglioso di lui. E' migliorato
tantissimo, ha lottato con coraggio e non ha fatto un passo indietro.
Vito, stringi quella medaglia perché è storia e sarà tua sempre.
Ora torna a Policoro. Lavoreremo perché l'anno prossimo in Svezia
proveremo a farle cambiare colore. Sono fiero di te Vito e sono
fiero di te Gianni per quello che stai dando a tuo figlio. Onore”.
Antonicelli rientrerà in Italia con tutta la squadra azzurra il 25
agosto prossimo. “L'intera comunità sportiva policorese è
orgogliosa del suo piccolo vice campione del mondo – ha commentato
l'assessore allo sport Massimiliano Padula. Credo che l'avventura del
piccolo Vito sia una di quelle belle storie che ci devono dare
ottimismo”.
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