L'ATTRICE IN SCENA CON “IL
GRANDE INQUISITORE”, ACCANTO AL GRANDE ATTORE COSIMO CINIERI PER
LA REGIA DI IRMA IMMACOLATA PALAZZO, AL TEATRO ABELIANO DI BARI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
4.11.16
Roberta
Laguardia, attrice di Policoro, sarà di scena stasera al Teatro
Abeliano di Bari, dalle ore 21, ne “Il grande inquisitore”, opera
tratta dai “Fratelli Karamazov” di Fedor Dostoevskij, con la
regia di Irma Immacolata Palazzo, già rappresentata nei giorni
scorsi al “Vascello” di Roma. L’attrice lucana, dopo il
successo del suo progetto “Franca”, dedicato a Franca Rame e
sostenuto e approvato dalla famiglia Fo, rappresentato nel febbraio
2016 in Inghilterra (al Lantern Theatre di Liverpool, all'University
of Chester ed al The kings arms di Manchester) e nel mese successivo
in Italia (a Matera, all'IAC Centro arti integrative, ed a Modena, al
Cajka, Teatro di avanguardia popolare), è tornata a recitare accanto
ad un altro mostro sacro del teatro nazionale, Cosimo Cinieri.
“Cinieri – si legge nella presentazione dello spettacolo - è il
protagonista della lettura che Palazzo, allieva di Carmelo Bene, ha
scelto di da dare al testo di Dostoevskij, rilanciandone la modernità
attraverso il gioco del Doppio, ponendo quei quesiti capaci di
provocare nello spettatore le riflessioni centrali della
contemporaneità: Morto Dio, o l’idea di Dio, davvero all’uomo è
permesso tutto? E davvero l’uomo non sa reggere la libertà di
scelta tra bene e male preferendo un destino servile, manovrato da
padri-padroni (oggi il mercato e la tv) che, secolo dopo secolo,
scelgono per lui, manipolandolo in cambio di una fittizia
tranquillità?” Così, ne “Il grande inquisitore” Laguardia è
Alioscia, il doppio del Cristo ed uno dei due fratelli Karamazov, qui
a testimoniare in maniera più umana una variante della divina,
fattasi umana, comprensione, nei confronti del fratello Ivan,
interpretato da Nicola Vicidomini, che finirà pazzo a causa delle
sue idee. Dall’altra parte della scena, in un gioco degli specchi,
vedremo Cinieri e il soprano Bibiana Carusi, che scopriremo
rappresentare il doppio di quel Cristo di borgata abbandonato e
perduto. “Lo
spettacolo – è scritto ancora nella sua presentazione - inizia con
la coreografia di Paola Maffioletti e gli allievi della Scuola di
Teatro Fondamenta. Quasi fossimo in un musical che rievoca Jesus
Christ Superstar. I ballerini-popolo tra Cristo e il ladrone
sceglieranno Barabba. Sullo sfondo la proiezione delle stazioni di
singolare Via Crucis del 1981, che racconta di una Passione vissuta
nella periferia del Sud, nel quale Cinieri truccato da Gesù, portò
una pesante croce per le strade. Il video è supportato da una
colonna sonora di voci fuori campo: espressioni di una lingua
popolare, il commento di chi partecipa al rito di fronte a un mistero
di una religiosità che accetta come vera la rappresentazione, legata
alle proprio credo”.
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