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mercoledì 19 luglio 2017

CRISI AGRICOLA. IL METAPONTINO È ASSETATO E I SINDACI DELL'ARCO JONICO “BUSSANO” ALLA REGIONE. CHIESTA TRASPARENZA NELLA GESTIONE DELL'ACQUA DISPONIBILE NELLE DIGHE LUCANE

IL PRESIDENTE PITELLA: “NO ALLARMISMO”

L'INCONTRO NELLA SALA VERRASTRO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.7.17

Il Metapontino assetato, soprattutto la sua agricoltura, ha “bussato” alla Regione Basilicata per programmare misure che fronteggino la crisi idrica in atto. Si è trattato di un vero e proprio summit, presieduto dal presidente Marcello Pittella e svoltosi nella sala Verrastro del palazzo della Giunta regionale, a cui hanno preso parte l'assessore al settore primario, Luca Braia, funzionari regionali, tutti i protagonisti della vicenda acqua lucana (il commissario unico dei Consorzi di bonifica, Giuseppe Musacchio; il segretario generale dell’autoritá di bacino, Antonio Anatrone; il direttore generale dell’Eipli, Giuseppe Pugliese; il commissario dell’Ente irrigazione, Antonio Lerario) ed i sindaci aderenti al costituito Coordinamento, Raffaello Ripoli (Scanzano Jonico), Salvatore Cosma (Tursi), Vito Agresti (Rotondella), Piero Marrese (Montalbano Jonico), Enrico Mascia (Policoro), più il vicesindaco di Pisticci, Mariagrazia Ricchiuti ed il coordinatore della Rete dei municipi rurali Gianni Fabbris. I primi cittadini hanno chiesto trasparenza nella gestione dell'acqua a disposizione nelle dighe lucane, chiarezza sulla situazione in atto, misure urgenti nella risoluzione di problemi aperti nella rete di distribuzione che provocano una fornitura a macchia di leopardo sul territorio e, più a lungo termine, una strategia complessiva per affrontare una carenza che rischia di diventare strutturale. A tutti hanno replicato Pittella e Braia. “In Basilicata – ha detto il governatore - abbiamo 168 milioni di metri cubi d’acqua in meno ed una diminuzione rispetto al 2016 di 54 milioni di metri cubi ma evitiamo di fare allarmismo: avremmo potuto lavarci la coscienza dichiarando lo stato di emergenza ma non lo abbiamo fatto. Abbiamo invece deciso di dare fondo a tutte le energie tecniche ed organizzative disponibili, provando a resistere in un momento di difficoltà, erogando comunque acqua al settore agricolo ma anche invitando gli operatori a farne un uso razionato e razionale. Come Regione stiamo facendo il possibile. Di turnazioni nell’erogazione delle risorse, se non tecniche, non ce ne sono, nemmeno per le colture. Abbiamo pensato di intraprendere questa strada a costo di rivedere l’accordo con la Puglia in favore della nostra agricoltura”. Braia, dal canto suo, ha illustrato i progetti in itinere “di opere che garantiranno nei prossimi mesi risorse ulteriori d’acqua come il completamento della Traversa del Sarmento da rendere funzionale sin dal prossimo inverno per incrementare di 50 milioni di metri cubi la disponibilità della diga di Monte Cotugno e quello della traversa del Sauro”. Rassicurazioni sufficienti per gli interlocutori jonici? Fabbris è stato incaricato di redigere un documento che sarà discusso in un incontro pubblico che si svolgerà la prossima settimana. Il coordinamento dei sindaci del Metapontino e la Rete di municipi rurali non smobilitano.

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