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mercoledì 12 luglio 2017

SAPORI DI BASILICATA. IL TOP CHEF DI ROMA È UN LUCANO. E' NIKO SINISGALLI, 41 ANNI, NIPOTE E FIGLIO D'ARTE

AI SUOI TAVOLI HANNO PRANZATO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA, IL DALAI LAMA, SOPHIA LOREN, RICHARD GERE, FRANCESCO TOTTI...
NIKO SINISGALLI SULLA TERRAZZA DEL BOSCOLO EXEDRA HOTEL
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.7.17

Uno chef lucano sul tetto di Roma. E' Niko Sinisgalli, 41 anni, nipote e figlio d'arte, nato a Policoro da famiglia di Scanzano Jonico dove l'attuale executive chef del ristorante Tazio, nel cinque stelle Boscolo Exedra hotel, nella centralissima piazza della Repubblica, ha vissuto sino a 21 anni. Poi, in giro per il mondo. “Nel 1999 – ha raccontato Niko - sono arrivato da Don Alfonso, a Sant'Agata sui due golfi (NA), e lì ho imparato tantissimo sulla cucina creativa. Parliamo di un ristorante che proprio in quell’anno raggiunse i massimi riconoscimenti possibili. Da lì ho frequentato venticinque corsi all’Etoile. Ho girato tutto il mondo entrando nelle cucine di ristoranti stellati. Ho imparato a conoscere la cucina dei Paesi orientali e ogni giorno rubavo con gli occhi e con il palato i segreti delle tradizioni culinarie che oggi mi ispirano. Infine, sono arrivato in questo meraviglioso posto che è il ristorante Tazio”. Già. Nella capitale la consacrazione. Ai suoi tavoli hanno pranzato e cenato personaggi come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la famiglia reale di Olanda, il Dalai Lama, Sofia Loren, Richard Gere, Francesco Totti, Silvio Berlusconi, e tantissimi altri. E nei suoi piatti c'è tanto di Basilicata. “Quando ero nel seggiolone – ha continuato il nostro interlocutore - mia nonna Maria Antonietta mi portava nel ristorante Due Palme, a Scanzano Jonico, gestito da lei e da mio padre. Da loro ho imparato tanto”. Mario Sinisgalli, infatti, scomparso alcuni anni fa, è stato un pioniere del turismo nel Metapontino. Prima il Miceneo palace hotel poi più strutture ricettive in tutta Italia. Ma torniamo alla cucina di Niko ed alla Basilicata: “La nostra regione è sempre presente nei miei piatti sia come prodotti sia come preparazione. Ogni chef tenta di portare l'acqua al suo mulino. Ed io, qui a Roma, utilizzo anche prodotti lucani poco conosciuti, di nicchia, come le patate della Valterrata, di Gallicchio, oltre, chiaro, al nostro olio di oliva, alla frutta del Metapontino, al Pecorino di Moliterno, ai peperoni cruschi di Senise. Io, però, ho allargato il giro del mio interesse all'intera area mediterranea utilizzando anche prodotti di Calabria, Campania, Sicilia”. Ma perchè uno chef lucano sul tetto di Roma? Perchè Niko gestisce anche il ristorante Posh, sulla terrazza dell'Exedra, con piscina. Qui si dà appuntamento la nightlife romana per gustare i suoi piatti e guardare dall'alto la città eterna. Scenari indimenticabili.



NIKO SINISGALLI E LA MOGLIE MARIA ROSITO
OMAGGI AL PADRE, MARIO, ED ALLA NONNA, FILOMENA. I PRIMI PATTI DI NIKO ISPIRATI ALLE TRADIZIONI


Quali sono i due piatti di ispirazione lucana creati ed elaborati dallo chef Niko Sinisgalli, del rinomato ristorante Tazio, a Roma, che hanno avuto più successo nella capitale d'Italia? “Sicuramente – ha risposto il 41enne nipote e figlio d'arte – uno è il primo Don Mario, a cui sono particolarmente legato avendolo dedicato a mio padre. Si tratta di uno strascinato, o di altra pasta fresca fatta da noi, condito con salsa di pomodoro fresco con basilico e peperoncino fatto in casa più pecorino leggermente affumicato. Il secondo piatto che voglio citare è la lasagnetta di nonna Maria Antonietta, dedicato a mia nonna, con ragù e polpettine. La cucina, è questa la mia filosofia, è semplicità. Per presentare un piatto occorrono buon gusto e, soprattutto, la materia prima di autentica qualità”. Insomma, in questi due primi, Niko Sinisgalli, executive chef del Tazio con annessa terrazza Posh del Boscolo Exedra, il lussuoso hotel a 5 stelle della centralissima piazza della Repubblica, a Roma, ci sono i ricordi, la storia, la tradizione, i sapori antichi della nostra e della sua terra.

IL LIBRO "FORNELLI CREATIVI", DI N. SINISGALLI, ED. IL CIGNO, ROMA

1 commento:

  1. Complimenti.con la voglia di fare si arriva in alto.mio padre,Mario Sinisgalli,conosce bene le patate della valterrata essendo nato e cresciuto a Gallicchio. Leggere il tuo articolo non potrà. Fargli altro che piacere.

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