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venerdì 18 giugno 2021

LA CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19. UN GRAN PASTICCIO

IL DECRETO DEL PRESIDENTE MARIO DRAGHI C'E' MA PER IL GREEN PASS ITALIANO LA STRADA DA COMPIERE E' LUNGA. PER TUTTA LA MATTINATA, INFATTI, DOPO LE PRIME RICHIESTE DEI PAZIENTI “ALLERTATI” DA TV, RADIO, BLOG, HO CERCATO DI OTTENERE LA MIA CERTIFICAZIONE, IO VACCINATO IN DOPPIA DOSE, MA INVANO. MA, TUTTI TRANQUILLI: SINO AL 31 GIUGNO LE DOCUMENTAZIONI RILASCIATE DA ASL, LABORATORI, MEDICI E FARMACIE ATTESTANTI L’AVVENUTA VACCINAZIONE, LA GUARIGIONE DALL’INFEZIONE O L’ESITO NEGATIVO DI UN TEST MOLECOLARE O ANTIGENICO EFFETTUATO NELLE 48 ORE ANTECEDENTI, AVRANNO LA STESSA VALIDITÀ DELLA CERTIFICAZIONE VERDE COVID-19 - EU DIGITAL COVID CERTIFICATE. DI SEGUITO LA RICERCA, INUTILE, DEL MIO GREEN PASS 

Pensavo che il Governo guidato dal presidente Mario Draghi fosse più efficiente e “decisionista” dei precedenti. Letto e pubblicato, infatti, sul mio stesso blog, il comunicato Ansa sulla firma del relativo decreto da parte del premier credevo che stamattina avrei potuto rilasciare ai pazienti, che, sicuramente, ce lo avrebbero chiesto, il “fatidico” documento. Invece? Invece ho avuto l'ennesima delusione “istituzionale”. Il Decreto c'è ma il “sistema” per rilasciarlo, nella sua interezza, salvo nostre possibili negligenze telematiche, non funziona. Ho cercato, infatti, di scaricare il mio green pass, io vaccinato in doppia dose, per imparare a farlo a beneficio degli assistiti che avevano già bussato all'ambulatorio. Dapprima è arrivata una gentile signora che mi ha informato di un suo viaggio in Europa dal 1 luglio: “Mi serve il passaporto verde”. Poi, ha telefonato un signore rumeno, padre di tre figli, sposato, guarito, con l'intera famiglia, circa 15 giorni fa dal Covid-19: “Martedì partiamo per la Romania. Ci fa il certificato verde così non dobbiamo fare tamponi o quarantena?” Ad entrambi ho chiesto di temporeggiare. E mi son messo alla... ricerca. 

Dapprima sono andato sul sito ufficiale dgc.gov.it, ho digitato gli ultimi 8 numeri della mia tessera sanitaria, la data di scadenza, ma ho dovuto bloccarmi di fronte alla caselle “Tipo identificativo” e “Numero identificativo” che non ho e che non ho ricevuto. Ho chiamato, allora, il Numero verde 800.91.24.91. Dopo un attesa di circa 45 minuti la risposta e il nostro “trasferimento” ad una operatrice di secondo livello, un medico. La collega ha spiegato che per rilasciare il Green pass occorre andare sul Sistema Tessera sanitaria, avere a disposizione la tessera del paziente, e inserire i dati richiesti. Semplice. Mentre la telefonata era in corso, però, sono andato sul sito della Tessera alla voce servizi online ma quello “Green pass o Certificato verde” non c'era. L'ho riferito alla mia interlocutrice che ha risposto di non potermi, al momento, aiutare. Non mi sono arreso. 

Avendo scaricato da mesi l'App Immuni ci sono andato ma anche lì la voce per il rilascio del “passaporto verde”, non c'era. Allora? Allora il Decreto c'è ma il “sistema” non funziona. Al momento. Probabilmente tutto andrà a posto nei prossimi giorni. Tanto che lo stesso testo governativo avvisa: “Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili entro il 28 giugno”. Ed ancora: “Le Certificazioni verdi COVID-19 associate a tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 verranno generate in automatico nella prima settimana di avvio della Piattaforma nazionale. La disponibilità della Certificazione non sarà quindi immediata. Se hai già fatto il vaccino, riceverai un messaggio via email o SMS ai contatti comunicati in occasione della vaccinazione, quando la Certificazione sarà disponibile”. Sino a quando, ciòè, il paziente vaccinato non riceverà un codice sul telefono o sulla mail forniti al momento di vaccinarsi sarà inutile recarsi dal medico o tentare di avere il green pass da sè. E' previsto, altresì, sempre fonte dcg.gov.it, che “Per un periodo transitorio, fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della Certificazione verde COVID-19 - EU digital COVID certificate”. Chi ha già ricevuto, quindi, tali documenti è inutile che corra dal proprio medico di famiglia o in farmacia o cerchi di farsi il suo green pass personale. Almeno sino al 31 giugno. Poi, si spera che, dopo 15 giuorni dalla pubblicazione del Decreto, il “sistema” funzioni in maniera celere e snella.

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