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giovedì 10 giugno 2021

OSPEDALE POLICORO. REPARTO OTORINO: AL VIA L'ATTIVITÀ POST-COVID

POLICORO. OSPEDALE. GLI OTORINOLARINGOIATRI G. ASPRELLA LIBONATI E G. SCHIRALDI IN SALA OPERATORIA

DA LUNEDI' SCORSO COMINCIATO IL RECUPERO DELLE PRESTAZIONI SALTATE PER LA PANDEMIA. AVVIATI ANCHE UN CENTRO DI RIABILITAZIONE VESTIBOLARE PER LE VERTIGINI COMPLESSE E UNO PER L'ANOSMIA (INSENSIBILITA' AGLI ODORI) NELLA SINDROME LONG COVID. E PROSEGUE L'ATTIVITA' CHIRURGICA ONCOLOGICA. I PROBLEMI? CARENZA DI MEDICI E PERSONALE, MANCANZA DI POSTI LETTO.

POLICORO – E' cominciato lunedì scorso nel Reparto otorinolaringoiatria dell'ospedale Giovanni Paolo II° il progetto di recupero delle visite prenotate e rimandate a causa della pandemia da Covid-19. Una attività che i medici della struttura, il responsabile Giacinto Asprella Libonati e la sua equipe formata da Giuseppe Schiraldi e Giuseppe Francesco Martino, svolgeranno in maniera aggiuntiva a quella, come dire, quotidiana. Quest'ultima comprende le consulenze e le visite ambulatoriale ed al Pronto soccorso, gli esami strumentali, gli interventi chirurgici. Va evidenziato, altresì, che nel reparto sono stati anche aperti due centri ambulatoriali di riabilitazione: il primo, unico in Italia medidionale, per le patologie vestibolari complesse; il secondo per l'anosmia (la impossibilità a percepire gli odori) nella cosiddetta Sindrome da long covid-19. Nei mesi scorsi, inoltre, è stata resa organica la collaborazione tra il reparto, il Crob di Rionero e il Servizio di oncologia dell'ospedale di Matera, per quanto riguuarda la chirurgia oncologica. Già eseguiti numerosi interventi di laringectomia, parotidectomia, tiridectomia. Tutto rose e fiori, dunque, nel reparto otorino di Policoro? Purtroppo no. Nonostante l'impegno della equipe medica e del personale le liste di attesa sono di mesi per le visite ambulatoriali e per gli interventi chirurgici di tipo ordinario (adenoidectomia, tonsillectomia, deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati). Il fatto è che la struttura non ha posti letto, ha la carenza di uno specialista in pianta organinica e non ha personale ausiliario. Una condizione che costringe i pazienti sottoposti a delicati interventi chirurgici ad essere ricoverati nei reparti di chirurgia o di ortopedia o, se bambini, in pediatria. Una realtà che dura dall'apertura del reparto risalente al 2014. Regione a Asm se ci siete battete un colpo.

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