IL
SINDACO PASQUALE CARIELLO: “SIAMO STATI ELETTI DA POCO. AFFRONTEREMO LA
QUESTIONE CERCANDO DI CONTEMPERARE I DIRITTI DEI CITTADINI CON IL RISPETTO
DELLA LEGGE E GLI INTERESSI DELLA CASA COMUNALE”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
IL SINDACO PASQUALE CARIELLO |
LA GAZZETTADEL MEZZOGIORNO 9 LUGLIO 2023 |
FONTE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9 LUGLIO 2023
ANTONIO CORRADO
SCANZANO JONICO – E’ una bella patata bollente, quella che si è ritrovata fra le mani il sindaco di Scanzano Jonico Pasquale Cariello, eletto lo scorso 15 maggio. Infatti, pochi giorni prima l’8 maggio scorso, la commissaria prefettizia Ermelinda Camerini, che amministrava l’ente dopo lo scioglimento del consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose, ha emesso una deliberazione perentoria per sanare le decine di abusi edilizi accertati nell’area rurale del centro jonico. Una questione annosa, entrata anche nelle due recenti campagne elettorali, tra chi ha ottemperato alle ordinanze di demolizione (pochi), e chi (la maggior parte) ha impugnato il provvedimento davanti al giudice amministrativo. Intanto le gestioni commissariali degli ultimi due anni, avevano provveduto anche a comminare sanzioni da 2 a 20mila euro, per chi non ha rispettato le ordinanze di demolizione. In questi ultimi mesi, tanti giudizi si sono conclusi senza l’annullamento del provvedimento demolitorio, facendolo diventare di fatto definitivo. Altri giudizi sono ancora pendenti, ma l’esito appare quantomeno scontato. Quindi il commissario prefettizio ha disposto l’acquisizione dei beni abusivi al patrimonio comunale, come prevede la norma, oltre alla demolizione dei manufatti (per la maggior parte depositi e capannoni agricoli) a spese del Comune, che poi si dovrà rivalere sugli inadempienti. Non avendo risorse proprie sufficienti, l’Amministrazione commissariale ha disposto l’attivazione di finanziamenti con la Cassa depositi e prestiti, ovvero attingendo a risorse dello Stato. Insomma, l’eredità dell’Amministrazione prefettizia è piuttosto pesante per gli abusivi di Scanzano Jonico, nei confronti dei quali sono state attivate anche tutte le misure di recupero delle sanzioni da migliaia di euro che nessuno degli inadempienti ha pagato. Poi, a demolizione coatta effettuata, arriveranno anche le richieste di rimborso delle spese affrontate dalla pubblica amministrazione. Insomma, sta per arrivare a compimento l’azione di “repulisti” avviata tra il 2020 e il 2021, quando il Comune fu commissariato, ma oggi dovrà per forza gestirla il sindaco eletto. Una questione ampiamente dibattuta sui palchi durante la campagna elettorale, vista la comprensibile apprensione che suscita nei titolari delle opere abusive, che oggi sono state iscritte presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Matera come proprietà del Comune. Una grana per il sindaco Cariello, visti anche gli insidiosi risvolti sociali che potrebbe avere. “Siamo stati eletti da poco - ha commentato Cariello sentito dalla Gazzetta - quindi stiamo cercando di capire cosa sia accaduto in questi anni, e affronteremo la questione cercando di contemperare i diritti dei cittadini con il rispetto delle norme e della legge e gli interessi della Casa comunale”.
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