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domenica 14 aprile 2024

ESCLUSIVO! LA STORIA. MARIO PISANI, L’INGEGNERE DI 73 ANNI CHE HA CERCATO DI EVITARE L’ESPLOSIONE DELLA STRAGE DI SUVIANA (BO) RIMANENDO AL SUO POSTO SINO ALL’ULTIMO AVEVA ORIGINI LUCANE

LA MADRE, NICOLETTA, ERA NATA A ROTONDELLA (MT), PRIMA DI TRASFERIRSI A TARANTO E METTERE SU FAMIGLIA. DI SEGUITO IL NOSTRO ARTICOLO SUL LAVORATORE-IMPRENDITORE DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE (TA) CADUTO SUL LAVORO 

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MARIO PISANI (FOTO LAREPUBBLICA.IT)

I 7 CADUTI SUL LAVORO DI SUVIANA (FOTO ANMIL.IT)



TRE FOTO DELLA STRAGE DI SUVIANA

Lettera via Messanger al vostro cronista: “Caro doc, non so se sei a conoscenza. La madre di Mario Pisani, morto nell’esplosione della centrale di Suviana (Bologna), Nicoletta, era di Rotondella, mia cugina. Abitava a Taranto”. A scriverci è stato un nostro follower, Giovanni D’Ambro, anche lui residente a Taranto ma legato affettivamente al paese lucano, dove anche lui è nato ed in cui torna ogni anno per le ferie estive. Così, abbiamo approfondito la storia di Mario Pisani. Una storia che ha commosso l’Italia intera. L’ingegnere, residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), sino all’ultimo, insieme all’altro anziano del gruppo, Vincenzo Garzillo, 68 anni, ha tentato di evitare l’esplosione che ha causato 7 morti sul lavoro. Comprese le loro. L’idea di fuggire non li ha sfiorati neanche un minuto. Ma chi era Pisani, pensionato ma su un luogo di lavoro così difficile? Questo il suo profilo, da ilriformista.it: “Una vita come dipendente Enel Green Power, poi la pensione, ma non il riposo dal lavoro. Mario Pisani, 73 anni, la vittima più anziana dell’esplosione di Suviana, residente a San Marzano di Giuseppe, ma per affari era spesso in trasferta in Italia e all’estero. Nell’impianto idroelettrico svolgeva il ruolo di consulente, a partita Iva, lavorava come supervisore, specializzato nel settore elettrico.

Una lunga esperienza nel campo che lo portava ancora a non abbandonare la sua professione, con la sua impresa si occupa di impianti: ottenuti gli appalti si trasferiva sul posto di lavoro. In passato, tra gli altri impieghi, si era occupato anche dell’inceneritore di Acerra. C’era anche suo figlio Matteo in prima linea con la società. Il suo Comune che disporrà il lutto cittadino, lo ricorda col sorriso. Una comunità di neppure 9 mila abitanti sconvolta, visto che anche un altro operaio, di 59 anni (Angelo Cotugno, ndr) recentemente è stato ucciso a causa di una scarica elettrica in un cantiere stradale nella periferia di Taranto. “Sono momenti tragici, è incredibile che una comunità così piccola possa vivere due morti sul lavoro in un giorno” ha dichiarato il sindaco Francesco Leo. Mario era il presidente della Polisportiva calcio San Marzano, e già presidente del circolo tennis, che aveva riqualificato negli anni ’90”. “Aveva messo su una bella squadra, e rifatto i campi a sue spese. Era una bella persona, un uomo del fare. Molto disponibile – ricordano conoscenti ai microfoni del La Stampa - non abbandonava mai il suo lavoro. Nell’ultimo periodo lo vedevamo poco”. Lascia tre figli e cinque nipoti”. Sin qui ilriformista.it.

Ma ecco l’ultimo pensiero di Giovanni D’ambro per il figlio di sua cugina Nicoletta: “Vi dico questo per far rendere conto i rotondellesi di chi era Mario. Egli era nipote di Giuseppe Pisani, soprannominato Pepp a varredd, conosciutissimo nel paese. Sono sicuro che, così, tutti riusciranno ad individuare la famiglia di questo grande italiano con sangue rotondellese nelle sue vene”.

I funerali di Mario Pisani, vittima del lavoro, si svolgeranno a San Marzano di San Giuseppe martedì prossimo alle ore 16.

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