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mercoledì 28 gennaio 2015

“ARMI CHIMICHE NEL MAR JONIO, STOP ALLE RICERCHE PETROLIFERE”

POLICORO. UNA INTERROGAZIONE DELL'ON. PETRAROLI (M5S)

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.1.15

POLICORO - “Occorre sospendere le attività di ricerca petrolifera nel mar Jonio. Sui suoi fondali, infatti, vi sono armi chimiche. Ed occorre avviare un monitoraggio specifico con le metodiche già sperimentate dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, dipendente dal ministero dell'Ambiente, ndr)”. Lo ha chiesto l'on. Cosimo Petraroli (M5S), nato a Torino ed eletto in Lombardia, in un'interrogazione presentata ai ministri della Difesa, Roberta Pinotti, e delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina. “La presenza di armi chimiche nel golfo di Taranto – ha scritto Petraroli nella sua interrogazione - è testimoniata dai resoconti del “Nucleo smaltimento porti Puglie” in cui si riferisce che migliaia di ordigni a caricamento chimico sono stati affondati al largo”. E, ancora: “Numerose sono le richieste di prospezione e ricerca di idrocarburi nei mari italiani tanto che la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale del ministero dell'Ambiente ha richiesto approfondimenti normativi e scientifici sulla compatibilità dell'esecuzione delle indagini sismiche con le aree di deposito di ordigni inesplosi in mare”. Da qui la richiesta del deputato pentastellato al Governo “se intenda sospendere le attività di ricerca nel golfo di Taranto, come avvenuto nell'Adriatico, avviando nel contempo una campagna di monitoraggio volta ad individuare con precisione le aree di affondamento attraverso la metodologia già sperimentata dall'Ispra. Se successivamente alla campagna di monitoraggio e di analisi delle aree con presenza di armi chimiche, non intenda promuovere misure a tutela dei lavoratori del comparto della pesca e dei consumatori”. L'interrogazione di Petraroli, altresì, è stata immediatamente rilanciata in sede locale e regionale dall'associazione antinucleare ed antitrivelle Noscorie Trisaia. “Iniziano a fioccare le prime interrogazioni parlamentari – ha dichiarato il portavoce Felice Santarcangelo - a seguito delle osservazioni fatte da comitati e associazioni No triv sulla necessità di bloccare le attività di ricerca petrolifera per la presenza di sostanze tossiche e nocive affondate nel golfo di Taranto. Dopo la sospensione di tali attività nell'Adriatico ci attendiamo identica decisione anche per lo Jonio”.

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