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giovedì 22 gennaio 2015

“COMPORTAMENTO VIOLENTO ED INTIMIDATORIO”

ALLIEVI. I VERTICI DELLA SOCIETA' SI SONO LAMENTATI PER IL TRATTAMENTO RICEVUTO DAI LORO DIRIGENTI ACCOMPAGNATORI

E' LA DENUNCIA DEL PRESIDENTE DELLO SCANZANO DOPO LA GARA CON L'INVICTA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.1.15

SCANZANO JONICO – Il presidente dell'Associazione sportiva Scanzano – Scuola calcio, Francesco Carlomagno, ha denunciato, per iscritto, al presidente del Comitato regionale della Figc, Piero Rinaldi, il comportamento “violento ed intimidatorio subito dai nostri dirigenti accompagnatori a Matera in occasione dell'incontro di calcio, campionato regionale allievi, Invicta Matera – As Scanzano”. Il presidente dell'As nella sua nota ha fatto nomi e cognomi degli esponenti dello staff tecnico – dirigenziale dell'Invicta che “prima con insulti e minacce verbali e dopo con aggressione fisica nei confronti del nostro dirigente accompagnatore mettevano in serio pericolo l’incolumità fisica di esponenti del nostro club. Tanto che tale comportamento ha costretto gli stessi a chiedere l’intervento dei carabinieri, attraverso richiesta al 112”. Ma ci sarebbe di più. “Ci risulta - ha continuato il numero uno della società sportiva di Scanzano J. – che anche un vostro consigliere regionale, nel mentre si recava ad assistere all’incontro, abbia subito insulti e minacce da parte di un esponente del club materano”. Così, ancora Carlomagno: “Premetto che tali atteggiamenti, ostili e violenti, non sono in alcun modo accettabili e danneggiano il calcio e chi lo pratica, con passione e dedizione. Danneggiano, inoltre, le società, che con sacrificio e senso di attaccamento allo sport, trascurano le proprie famiglie, pur di inseguire il sogno dei propri ragazzi. Detti atteggiamenti, inoltre, mettono in serio pericolo anche e soprattutto l’incolumità dei giovani calciatori”. Questa la conclusione: “L'As Scanzano si è limitata ad enunciare quanto accaduto lasciando alla Federazione gli eventuali provvedimenti del caso augurandosi che tali episodi possano scomparire dai campi di calcio”.

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