LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.10.17
FERRANDINA
– La Corte dei conti, Sezione centrale di appello, ha accolto
parzialmente gli appelli contro una sentenza della Sezione della
Basilicata condannando Domenico Lategana,
ex dipendente comunale, e Saverio D’Amelio, ex sindaco, a risarcire
al Comune 12.000 euro, 7.200 Lategana, 4.800 D’Amelio. In prima
istanza la Procura regionale aveva chiesto la condanna per l'ex
amministratore e l'ex dipendente a versare un risarcimento di
30.842,10 euro, un terzo il primo, due terzi il secondo. La richiesta
era stata fondata sulla presunta illiceità del conferimento di un
incarico dirigenziale a Lategana. Nel dispositivo è riportato
l'excursus degli incarichi del dipendente dalla sua assunzione, 1
gennaio 1979 dopo concorso per due posti di applicato, fino alla
nomina a vice segretario, con inquadramento finale nella categoria
D3. Tale status,
in ultimo, fu rideterminato con
decreto del 31 gennaio 2007 a firma dell'allora primo cittadino
D’Amelio. Così, nella sentenza del 19 febbraio 2015, primo grado
di giudizio, fu affermata l’illegittimità del riconoscimento
operato al funzionario negando che ricorressero i presupposti per
conferirgli l’incarico a contratto di qualifica dirigenziale. La
stessa dichiarò la responsabilità dell'ex sindaco. Da qui la
condanna per entrambi pur se limitata all’importo di 21.771 euro
addebitandone a D’Amelio 7.257 ed a Lategana 14.514. Sentenza
contro cui fecero opposizione sia Lategana sia D'Amelio il primo
sostenendo l’inesistenza dei presupposti della responsabilità
affermata nei suoi confronti il secondo dichiarandosi estraneo ai
fatti contestatigli. Ma la corte centrale d'appello, presieduta da
Enzo Rotolo, ha accolto solo parzialmente i due ricorsi riducendo a
4800 euro ed a 7.200 gli importi da versare al Comune di Ferrandina
da parte di D'Amelio e Lategana. Ricordiamo che il primo, 82 anni, in
politica da giovanissimo con la Democrazia Cristiana, è stato
Presidente della Provincia di Matera oltre che vicepresidente
dell'Acquedotto Pugliese e sindaco di Ferrandina per molti anni. A
livello nazionale, inoltre, è stato senatore della Repubblica per
per quattro legislature, vice presidente della Commissione antimafia
e presidente della Commissione bicamerale di vigilanza sull'Anagrafe
tributaria. Ha ricoperto, infine, la carica di sottosegretario di
Stato al Ministero della pubblica istruzione e a quello dei lavori
pubblici.
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