LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.10.17
POLICORO -
“L'ospedale Giovanni Paolo II è una eccellenza ma si può fare di
più”. Lo hanno dichiarato la presidentessa regionale di
Cittadinanzattiva, Maria Antonietta Tarsia, ed i segretari dell'Ugl,
Pino Giordano, Angelo Fracchiolla e Giovanni Sciannarella, al termine
di un incontro svoltosi nella città ionica per mettere a punto
programmi da sottoporre alla Asm “per migliorare le condizioni
dell’offerta sanitaria ospedaliera”. Già. Quali le misure sono
state già individuate? Eccole: “Mentre riteniamo opportuno che
venga garantito al degente il diritto di contrastare il disagio
causato dalla patologia e dall’allontanamento dal proprio domicilio
attraverso la vicinanza di un famigliare o persona di fiducia nel
tentativo di riprodurre un clima umanizzante e rassicurante,
chiediamo che l'assistente venga reso riconoscibile, previa
autorizzazione della struttura, con tesserino identificativo per
scongiurare che vi siano intrusioni di estranei. Contestualmente,
deve essere rafforzato il servizio di pattugliamento interno e di
vigilanza nei reparti nelle ore notturne: chiediamo al direttore
sanitario Gaetano Annese di disporre per la notte, per tutti i
reparti, la chiusura obbligatoria delle porte d’accesso e di
vietare l’ingresso al personale non autorizzato”.
Cittadinanzattiva e Ugl, infine, hanno affrontato il tema del
servizio mensa: “Non si capisce il perché nell’ospedale di
Matera ci sia tanto di standard mentre in quello di Policoro si
forniscono i pasti alla “Carlona” tanto che operatori socio
sanitari ed infermieri ancora dispensano con il mestolo come 20 anni
fa. Formulare un menù in ospedale comporta un’organizzazione che
l'azienda appaltante del servizio tende a trascurare. Chiediamo ugual
trattamento per il Madonna delle Grazie e per il Giovanni Paolo II”.
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