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giovedì 3 maggio 2018

EQUITAZIONE. GAUDIANO PROTAGONISTA A NEW YORK CON CHALOU: SETTIMO NEL GRAN PREMIO FINALE, SECONDO NELLA 145

GAUDIANO SUL PODIO A NEW YORK

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.5.18
MATERA – Il campione di salto ad ostacoli nato nella città dei Sassi, Emanuele Gaudiano, è stato brillante protagonista, col suo cavallo Chalou, nel prestigioso Concorso internazionale (Csi) a cinque stelle di New York. Egli, infatti, ha ottenuto il settimo posto nel prestigioso e ricchissimo Longines Grand Prix finale ed è salito sul podio, secondo, nella gara con ostacoli posti a 145 centimetri di apertura della manifestazione. Ma andiamo con ordine. Il cavaliere materano, in gara per il Gruppo sportivo carabinieri, ha ottenuto un bellissimo settimo posto nel Csi in sella al sauro Chalou raggiungendo il barrage finale, con altri quattordici concorrenti, ma commettendo, purtroppo, un errore. Per i tecnici di questo sport, però, egli ha dato una ennesima dimostrazione della sua grande combattività: il cronometro, infatti, al termine della sua performance, si è fermato al quarto miglior tempo. Ma la notizia è ritenuta ancor più positiva se si considera che quello disputatosi negli Stati Uniti è stato il primo concorso importante di Chalou dopo un periodo di lontananza dai campi ostacoli. Il binomio, sicuramente, perciò, potrà fare ancora notevoli progressi. Per la cronaca a far suo il primo premio in palio è stato lo statunitense McLain Ward, in sella a Clinta. Secondi e terzi sono stati rispettivamente lo svedese Pedere Fredericson, con Hansson WL, e la canadese Erynne Ballard, in coppia con Fatast. A completare la magnifica trasferta negli States del carabiniere scelto lucano era arrivata in precedenza anche la seconda posizione nella prima categoria ad essere andata in scena a New York: la 145 Masters one trophy-Kingsland. Tra i 22 binomi in gara anche Gaudiano in sella a Chalou. Così, alla fine del barrage disputatosi tra le prime sei coppie, la vittoria è andata all'olandese Harrie Smolders con Capital Colnardo. Alle sue spalle, appunto, il saltatore azzurro.

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