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venerdì 5 marzo 2021

IL BLITZ DI SCANZANO JONICO E IL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE

IL PARCO DI JONE' SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PENALE

NESSUNA NOTIZIA UFFICIALE NE' IERI NE' OGGI SULL'OPERAZIONE CHE DUE NOTTI FA HA PORTATO IN CARCERE TRE PERSONE. OPERAZIONE CONDOTTA DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA. CI SI ASPETTAVA UN COMUNICATO STAMPA DA PARTE DELLA MAGISTRATURA INQUIRENTE O DELLE FORZE DELL'ORDINE CHE HANNO ESEGUITO ARRESTI, SEQUESTRI DI MEZZI E DI BENI IMMOBILI E ALTRO, INTERROGATORI. INVECE, NIENTE. PERCHÈ? 

SCANZANO JONICO - Nell'occasione del blitz anti criminalità condotto due notti fa con l'uso di un elicottero e di numerose pattuglie dei carabinieri è stato stravolto il modus operandi consolidato, non solo in Basilicata ma in tutta Italia, che prevede un comunicato stampa, magari corredato da video, diffuso nella stessa giornata di esecuzione delle varie operazioni dalla magistratura inquirente o dalle forze dell'ordine. La cosiddetta opinione pubblica, infatti, ma anche gli stessi indagati, i loro familiari, chi li conosce e non, hanno diritto ad essere informati in maniera compiuta. Con dati ufficiali. La gente ha diritto di sapere perchè tre persone sono state tratte in arresto; quali sono le accuse nei loro confronti; quali gli elementi, fermo restando le esigenze di indagine, a loro carico. Invece, sia ieri sia oggi, il nulla. 

UNA FASE DEL BLITZ ANTIMAFIA DI DUE NOTTI FA

Noi abbiamo cercato di dare il massimo delle informazioni che abbiamo potuto raccogliere, nonostante il massimo riserbo che è stato osservato sulla vicenda. Abbiamo descritto il blitz notturno con due video, abbiamo anticipato nella serata di ieri che gli arresti erano stati tre, che vi erano stati anche sequestri di beni mobili e immobili. Stamattina abbiamo dato i tre nomi e cognomi delle persone fermate come erano state anticipate da Il quotidiano del Sud, l'unico giornale che si è occupato della ennesina vicenda di cronaca nera che ha interessato Scanzano Jonico. Si tratta, lo ribadiamo, di Francesco Carlomagno, dipendente comunale, 47 anni; di Carlo Fattorini, anche lui di Scanzano Jonico; e di Castolo Vincenzo Direnzo, di Roseto Capo Spulico (Cosenza). Ma quali le accuse nei loro confronti? Quali gli addebiti loro mossi dalla Procura distrettuale antimafia di Potenza? Di cosa sono ritenuti responsabili? Perchè sarebbero stati sequestrati mezzi edili ed altro? 

Ed ancora. In questi frangenti è stato sottoposto a sequestro anche il Parco di Jonè, una struttura definita dai promotori ludico-didattica inaugurata nel settembre del 2016 al lido, su Viale Bernasconi, la zona dei villaggi turistici. C'entra quel sequestro con il blitz e le misure cautelari eseguite? Ed in che modo? 

L'INGRESSO DEL PARCO DI JONE'

Ci aspettiamo risposte da parte di inquirenti e investigatori. L'informazione precisa, puntuale, responsabile, è un diritto dell'opinione pubblica.

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