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venerdì 2 aprile 2021

SCANZANO JONICO. VICENDA FRANCESCO CARLOMAGNO. RICORSO RIGETTATO

SCANZANO JONICO. IL PARCO DIVERTIMENTI JONE', AL LIDO TORRE, DISSEQUESTRATO MA CON... RISERVA

LA DECISIONE È STATA ASSUNTA DAL TRIBUNALE DEL RIESAME DI POTENZA. RESTA IN CARCERE, PERTANTO, IL DIPENDENTE DEL COMUNE DEL METAPONTINO RITENUTO, PERÒ, DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA UN IMPRENDITORE IN VARI SETTORI. MA L'AVVOCATO DIFENSORE EMILIO NICOLA BUCCICO: "RITENIAMO, TUTTAVIA, DI DOVER RICORRERE, DOPO AVER LETTO LE MOTIVAZIONI, IN CASSAZIONE". INTANTO IL PARCO DIVERTIMENTI JONÈ, AL LIDO DEL CENTRO JONICO, SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PREVENTIVO NEL CORSO DELLA STESSA OPERAZIONE PROMETEO CHE HA RIGUARDATO CARLOMAGNO, È STATO DISSEQUESTRATO ANCHE SE CON... RISERVA

SCANZANO JONICO – "Il tribunale del Riesame di Potenza ha rigettato il nostro ricorso con motivazioni da depositare in 45 giorni". E' stato lapidario con noi l'avvocato Emilio Nicola Buccico come è stato altrettanto lapidario il tribunale potentino nel dare il suo verdetto sul ricorso con cui il collegio di difesa di Francesco Carlomagno, il dipendente comunale ritenuto dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Basilicataun imprenditore in vari settori, aveva chiesto l'annullamento totale del provvedimento firmato dal gip. Provvedimento alla base della Operazione Prometeo scattata nella notte del 4 marzo scorso. Pesante l'accusa della Dda: "Associazione di stampo mafioso". Carlomagno, quindi, resterà in carcere poichè il quadro accusatorio nei suoi confronti ha retto l'urto, appunto, del Riesame. Ma ecco ancora Buccico: "Ovviamente, io e l'avvocato Antonello Cimadomo (componente del collegio difensivo, ndr), riteniamo di dover ricorrere in Cassazione contro la decisione del Tribunale di Potenza. Ciò, naturalmente, dopo aver letto le motivazioni". Lo stesso legale ha anche informato che nei prossimi giorni il suo assistito attende l'esito di visite mediche specialistiche chieste dalla difesa: "Chiederemo la remissione in libertà, quantomeno ai domiciliari, per motivi di salute". Intanto, sempre sul "fronte" della Operazione Prometeo c'è da evidenziare il dissequestro, ma con... riserva, del Parco divertimenti Jonè, al lido Torre. La struttura, a quanto è trapelato, è oggetto di pignoramento giudiziale all'attuale proprietà da parte di società facenti capo, secondo la Procura antimafia, a Carlomagno. Procedura, però, non ancora completata. Da qui il dissequestro da parte del gip. La Direzione distrettuale antimafia, però, ha ottenuto la possibilità di sequestrare le quote parti della eventuale vendita del bene spettanti all'imprenditore sotto accusa.

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