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mercoledì 26 gennaio 2022

LIBRI. IL PINOCCHIO CHE C’E’ IN ME

E’ L’ULTIMA FATICA LETTERARIA DI OLIMPIA FUINA ORIOLI, EDITA DA MAGISTER. LA “MAMMA CORAGGIO” DELLA BASILICATA HA SCRITTO UN LIBRO SU UNA STORIA UNIVERSALE IN CUI TRIONFA LA VITA SULLA MORTE. DI SEGUITO LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME E LA BIOGRAFIA DELL’AUTRICE DA PARTE DELL'EDITORE 

IL PINOCCHIO CHE C’È IN ME, di Olimpia Fuina Orioli

Edizioni Magister, gennaio 2022. Copertina, acquerello di Manuela Patruno

Questa storia immortale e universale rappresenta l’identità collettiva. Ci rimanda al Pinocchio che è dentro ciascuno di noi. Lo stile è ruscellante e avvincente. Il lessico, pur nella sua semplicità, presenta una complessità ragguardevole di sentimenti e di significati espliciti e impliciti, in un intreccio virtuoso o vizioso di eventi, costellato di metafore sui vizi e sulle virtù degli esseri umani di sempre. Intreccio che accomuna tempi e sogni del genere umano, dal vagito al rantolo. Questo testo ci aiuta a riflettere su temi intramontabili: il desiderio ossessivo e possessivo d’essere genitore a qualunque costo, la diatriba fra mente e cuore, fra fantasia e realtà, fra bugie e verità, fra abbandoni e ritrovamenti, fra istinto e ragione, fra ricchezza e povertà, fra trasgressioni e liceità, fra virtù e viltà, fra egoismi e altruismi, fra piacere e dovere, fra la debolezza innocente e la crudeltà prevalente.

È una storia che motiva la voglia di cambiamento. Cattura l’animo di chi legge. Innamora alla forza solidale. Ispira tenerezza e irritazione. Coinvolge, commuove e avvince, inquieta e rasserena, pone domande, stana cuori e menti da un letargo perenne, incitando implicitamente a valorizzare l’errore.

Segnando la vittoria della speranza perseverante, fa scoprire la coscienza dell’incarnato sogno di eterna felicità dell’uomo che si realizza ed espande, unicamente, innamorandosi dell’Amore.

Olimpia Fuina Orioli, nata a Bernalda (Matera) 19-02-41. Insegnante. Da sempre impegnata sul piano sociale a difesa dei diritti umani. Più volte premiata in Italia e anche all’estero (all’Università di Varsavia e a Praga) per il suo impegno profuso nelle scuole con i giovani, dopo aver sperimentato il trionfo della vita sulla morte, della Speranza sulla disperazione, scoprendo, con l’eternità dell’Amore materno, la sua sublime universalità.

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