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lunedì 15 aprile 2024

BASILICATA. I VICINI TI PERSEGUITANO E TI RENDONO LA VITA IMPOSSIBILE? NIENTE PAURA. DENUNCIA TUTTO ALLA POLIZIA DI STATO

ATTI PERSECUTORI CONTINUATI E AGGRAVATI, IN CONCORSO TRA LORO. SONO I REATI IPOTIZZATI A CARICO DI UNA COPPIA E COMMESSI AI DANNI DI UNA VICINA DI CASA. COSA AVVENIVA IN QUEL CONDOMINIO? E DOVE? LE RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE 

FONTE QUESTURA DI MATERA

MATERA: ATTI PERSECUTORI NEI CONFRONTI DELLA VICINA DI CASA, LA POLIZIA DI STATO NOTIFICA A UNA COPPIA L’AVVISO DI CONCLUSIONE DELLE INDAGINI

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

La Polizia di Stato ha notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, nei confronti di una coppia di Matera (lei 45enne, lui più piccolo di un anno), per i reati ipotizzati di atti persecutori continuati e aggravati, in concorso tra loro, commessi ai danni di una vicina di casa.

L’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile ha portato a ritenere che il comportamento molesto messo in atto dai due abbia ingenerato nella donna un fondato timore per la sua incolumità, costringendola ad alterare le sue abitudini di vita. Tra gli atti che la coppia avrebbe posto in essere ai danni della vicina ci sarebbero stati: generare rumori molesti sin dalle prime ore del mattino, battendo contro i muri perimetrali e ogni volta che la incontravano negli spazi condominiali, schernirla rivolgendole minacce velate del tipo “stai attenta, ride bene chi ride ultimo”.

Inoltre, le avrebbero intimato di spostare la macchina se la parcheggiava nei pressi della loro abitazione oppure avrebbero parcheggiato la loro auto in modo da intralciare quella della donna. A tal fine, avrebbero persino collocato delle transenne non autorizzate negli spazi destinati al parcheggio. Per tutta risposta, quando la vittima le avrebbe chiesto di astenersi dal collocare le transenne in quel modo, l’altra donna l’avrebbe offesa e minacciata.

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